Alba Parietti si racconta a tutto tondo. Ospite di Pierluigi Diaco a Io e te, la showgirl si confessa senza remore: l’adolescenza, i dolori, le amicizie, i genitori, il passato, gli amori. “Il sesso – spiega subito – non è più una priorità, quindi non ho un problema morale nei confronti del sesso. Siccome io riesco ad amare le persone su un piano proprio intellettuale… le più belle scopate si fanno con la testa, sempre!”.
Il potere, secondo Diaco, affascina la Parietti. Lei replica raccontando un aneddoto curioso. “Agnelli – rivela – mi telefonava spesso, chiacchieravamo molto. Quando chiamava Agnelli, tu rimanevi a parlare con lui anche se stavi per prendere l’aereo. Era curiosissimo, di tutto, voleva sapere soprattutto i pettegolezzi e si divertiva a capire quale potere esercitava. Devo dire però che non siamo mai andati oltre delle piacevoli telefonate”.
“Io – specifica – non ho mai avuto un uomo veramente di potere. Non mi sarebbe piaciuto essere la donna di un uomo di potere. Di un artista sì, di un uomo di potere no. Io sono attratta soltanto dall’intelligenza e dal senso dell’umorismo. Non sono mai stata l’amante di un uomo di potere”.
Alba Parietti: “Da giovane ero una persona difficile”
L’uomo ideale di Alba Parietti è un altro. “Ho cercato sempre – ammette – un uomo che potesse dominarmi sul piano intellettuale e l’ho anche trovato. Mi piace anche subire, tra virgolette e sotto un certo aspetto, da un uomo molto molto intelligente. Più passano gli anni più la sfida diventa alta, non tanto per intelligenza quanto per esperienza. Spesso gli uomini molto intelligenti, soprattutto i geni, quelli che ho avuto la fortuna di conoscere nella mia vita, sono anche dei narcisi pazzeschi”.
Mamma felice di Francesco, la Parietti ripercorre i momenti difficili vissuti con i suoi genitori. “Sono sempre stata una ragazza molto allegra – dice – come per altro era allegra mia madre nonostante la sua patologia che probabilmente era una forma di schizofrenia mai diagnosticata, quindi era mio padre che gestiva la situazione, subendola, perché era difficilissimo vivere con quel tipo di persona in casa, con quel tipo di patologia e non poterne parlare a nessuno”.
“Da giovane – ammette – ero una persona difficile, avevo una situazione difficile in casa, da gestire era difficile, difficilissima da raccontare, avevo uno zio a Collegno in ospedale psichiatrico e non ne potevi proprio parlare, era devastante”.
“Quando mia madre aveva questo tipo di crisi e spariva, andava via, scappava di casa – conclude –, io e mio padre dovevamo andare a riprenderla: improvvisamente questa donna che sembrava la donna più splendida della terra per me diventava un mostro, ma non lo potevo dire. Andavo a scuola e avevo dei comportamenti anomali, poi ero molto esibizionista, avevo bisogno di essere al centro dell’attenzione, gli altri non lo capivano e mi prendevano in giro”.
Oggi, a 58
anni, la showgirl si considera una donna libera, capace di godersi anche i momenti di tristezza. “È bella la malinconia – riconosce – perché vuol dire che hai vissuto dei momenti magici nella vita”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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