Il periodo di quarantena forzata dovuta all’emergenza coronavirus ha portato Alessandro Haber a scavare in se stesso, tornando con la memoria a luoghi e persone che “non metteva più a fuoco”, e a lasciare tutto il superfluo da parte.
I libri, la musica, i film non gli tengono più compagnia. “Non ho la testa, penso solo al coronavirus. Magari ci provo, ma dopo pochi minuti mi arrendo, voglio accendere la tv e sapere – ha raccontato Haber in una intervista per Il Fatto Quotidiano, cui ha spiegato di non essere tanto preoccupato per se stesso, quanto per la figlia - . Non sono preoccupato per me, la mia vita l'ho fatta, sono del 1947; penso alle generazioni successive, a mia figlia”.
Evidentemente sopraffatto dalla situazione drammatica in cui versa il nostro Paese, Haber è recluso in casa da solo. Separato dalla compagna, è lontano anche dalla figlia che vive con la madre. “[...] La piccola sta con la madre, e la stessa madre oramai la considero la mia seconda figlia”, ha raccontato il regista, che ha continuato a mantenere in questi giorni i contatti con qualche amico come Giovanni Veronesi o Nicola Guaglianone.
Il pensiero di Haber, però, riesce a staccarsi difficilmente dalla realtà. “È impensabile: uno poteva prevedere una guerra, una bomba, un'alluvione, non l'azzeramento per colpa di un virus – ha detto, ammettendo che il coronavirus è riuscito a distaccarlo anche dalla sua professione - . E non sto pensando al lavoro e per me era un'ossessione: sto in casa oppresso da questa clausura [...]E poi mi tocco di continuo la fronte, controllo se la tosse è secca o umida. (Non ho sintomi, ndr), ma il nemico è alle porte [...]”.
Incapace di spegnere la tv o di non leggere giornali per apprendere notizie sull’evoluzione della pandemia, Alessandro Haber ha ammesso che, ascoltando alcune storie, non è riuscito a trattenere la commozione. “[...] Piango quando in tv sento storie come quella del prete che si è lasciato morire per i fedeli, e mi domando se anche io sarei in grado – ha detto, raccontando di aver sentito ultimamente anche la sua ex, Giuliana De Sio, che ha contratto il coronavirus ed è riuscita a guarire - . L'ho sentita, è molto provata, per lei è stato un incubo feroce”.
“Se mi intubano non sono in grado di sopportarlo – ha aggiunto ancora - ,e poi mi escono le lacrime per queste persone che se ne vanno senza un addio, nessun contatto, un gesto d'amore”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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