Il Banco del Mutuo Soccorso fa 50 anni. E si regala un classico: Ludovico Ariosto

In "Orlando: le forme dell'amore" c'è anche la voce femminile di Viola Nocenzi

Il Banco del Mutuo Soccorso fa 50 anni. E si regala un classico: Ludovico Ariosto

Vittorio Nocenzi è sempre un fiume in piena, ma mai come adesso che - per i 50 anni di attività del glorioso Banco del Mutuo Soccorso - pubblica con la band un doppio album che dura addirittura 80 minuti...È una suite impegnativa e colta in uscita domani dal titolo Orlando: le forme dell'amore, dedicato al celebre poema cinquecentesco di Ariosto. Una sfida niente male, anche perché negli anni il Banco ha perso pezzi fondamentali come la voce ebbra di Francesco Di Giacomo o l'apporto di Rodolfo Maltese. «Abbiamo un piede nel passato e gli occhi nel futuro», dicono Nocenzi e i suoi presentando a Milano l'album che è il loro nuovo orgoglio. «Come l'Ariosto elaborò l'opera di Boiardo, così noi siamo partiti dal testo e l'abbiamo ricostruito secondo la nostra sensibilità. Un'opera epica che ha mille parallelismi con il presente».

Basta ascoltare uno dei brani cardine dell'album, La pianura rossa che - attraverso la ricostruzione dell'aspra battaglia tra gli Assetati e i Guardiani dell'acqua (qui ambientata nel Mare Mediterraneo) riflette anche le guerre economiche che attraversano il nostro martoriato mondo. Senza dimenticare il mago Atlante che dalla stanza dei monitor controlla la battaglia ma anche la storia dell'uomo. È un lavoro intenso, dal suono compatto, duro e virtuoso in pieno stile Banco, ma che soddisferà appieno i fan della band. «È il progressive dei nostri tempi - sottolinea Vittorio Nocenzi - ovvero l'abbattimento di tutti i generi e il ritrovarsi liberamente e all'improvviso dal rock pompato dalle chitarre ai suoni acustici, da afflati jazz a suoni sinfonici». I suoni sono particolarmente curati e attuali, anche se il progetto è nato nel 2013 e ha avuto una lunga e attenta evoluzione soprattutto sui temi dell'Orlando furioso e dell'amore travagliato di Orlando per Angelica. Nel pezzo L'amore accade, dove Angelica svela con grande poesia il suo non-amore per Orlando, per la prima volta compare una voce femminile. È quella di Viola, la figlia di Nocenzi, e il brano è nato per caso. «Io - spiega Nocenzi - vivo ai Castelli Romani e mia figlia a Como. Un giorno lei mi venne a trovare e fui tentato di vedere come suonava la voce femminile in un brano del Banco. Poi presi il nastro e lo lasciai lì. Passò il tempo e lo dimenticai, così in fase di produzione mi mancava un brano e lo riscrissi freneticamente. Il giorno dopo ritrovai l'incisione di mia figlia che si è inserita alla perfezione nel progetto».

Insomma le donne, i cavalier, l'armi e gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io canto è il nuovo motto di questa band di lungo corso, che ripartirà in tournée il 15 ottobre da

Ferrara (non a caso dove Ariosto si trovava alla corte estense) presentando la nuova suite e l'esecuzione del mitico album con in copertina il salvadanaio, che a mezzo secolo di distanza è ancora il loro cavallo di battaglia.

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