La questione diplomatica che vedeva contrapposti il cantante Al Bano Carrisi e l’Ucraina sembrava ormai risolta da ben 3 mesi. Dopo essere stato inserito nella black list in cui figurano le persone indesiderate nell’ex repubblica sovietica, il leone di Cellino aveva minacciato di rivolgersi alla Corte per i Diritti Umani di Strasburgo. La vicenda aveva sollevato numerose polemiche e anche le battute ironiche del web. Moltissimi erano stati i messaggi di solidarietà a uno degli interpreti della canzone italiana più conosciuti al mondo. Nessuno, infatti, riusciva a capire in che modo il suo nome fosse finito in quell’elenco, né a credere che Al Bano potesse essere trattato alla stregua di terroristi e criminali ricercati a livello internazionale.
Si è arrivati a supporre che l’Ucraina avesse voluto “punirlo” per alcune sue dichiarazioni filorusse inerenti alla situazione politica della Crimea e per le parole di stima che Carrisi ha sempre avuto nei confronti del presidente russo Vladimir Vladimirovič Putin. Alla fine l’incontro pacificatore tra il cantante, che si è sempre dichiarato “uomo di pace” e l’ambasciatore ucraino Yevhen Perelygin, lo scorso 6 aprile, pareva aver ridimensionato l’accaduto, riportandolo al rango di uno spiacevole equivoco. Romina jr, figlia di Al Bano, aveva perfino pubblicato su Instagram le foto di quel momento che sembrava aver segnato l’inizio di una fase di “distensione” tra i Carrisi e l’Ucraina. Lo stesso Al Bano aveva promesso di regalare all’ambasciatore, in segno di pace, una bottiglia del vino che produce.
L’ambasciata ucraina aveva diramato un comunicato in cui si garantiva che sarebbero state “intraprese tutte le iniziative” per risolvere al più presto la questione. Nel documento si sottolineava anche che “il Maestro Al Bano e l’Ambasciatore Perelygin hanno convenuto al fine di rafforzare di rapporti di amicizia e collaborazione tra il popolo italiano e quello ucraino, di cercare le vie per risolvere il problema”. Rai News, però, ha riportato la nuova lista nera che l’Ucraina ha recentemente aggiornato e pubblicato il 14 giugno scorso sul sito ufficiale del Ministero della Cultura Ucraina. Il nome di Al Bano Carrisi è ancora lì in bella vista e occupa la posizione numero 48.
Accanto al nome una nota che ha il sapore della beffa: “Inserito in data 06.03.2019”. Nulla è cambiato, dunque: Al Bano Carrisi risulta ancora tra le persone indesiderate e a cui è negato l’ingresso in Ucraina. Quale sarà la sua reazione a questa notizia?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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