Barale: "Io innamorata? A Chi hanno bevuto". Il giornalista: "Ci si vede in tribunale"

Paola Barale smentisce l'intervista al settimanale Chi in merito a un suo nuovo amore. Ma il giornalista non ci sta: "Ho registrato tutto"

Barale: "Io innamorata? A Chi hanno bevuto". Il giornalista: "Ci si vede in tribunale"

Nessun ritorno di fiamma. Paola Barale è quasi stufa di dover parlare sempre di Raz Degan. "Ci sarà un motivo se noi non stiamo insieme? Ci sentiamo, certo. Ma tutto qui", rivela la showgirl in una intervista rilasciata al settimanale Chi.

"Ma ancora parliamo di Raz! Un anno fa sono andata all'Isola dei famosi ma due giorni mi sono bastati. Mi mancava l'aria. La gente ha sognato con il nostro incontro ed è un bene, una necessità, c'è voglia di amore e l'amore muove tutto. Ma tra noi è finita da tempo".

Poi un accenno a una nuova storia? "Diciamo che sono piena d'amore, non mi manca Capodanno, l'ho già detto, sarà in (dolce) compagnia".

Tuttavia, il titolo dell'intervista "Finalmente mi sono innamorata" è stato smentito poco dopo sul profilo Instagra: "Ma dai? Dalla faccia non si direbbe e infatti non è vero. ‘Chi' ha scritto questo titolo, avra' forse bevuto un po' troppo per le feste di Natale ? e Chi" e' la "dolce compagnia" di cui si parla nell'intervista ? Si sa, i diretti interessati sono sempre gli ultimi a sapere le notizie, ma questa notizia non c’è.. #cirisiamo. Peccato doveva essere una buona occasione per parlare d’altro.. auguri a tutti anche a “Chi” mi vuole fidanzata a tutti i costi.. #lanoia ?".

Alle dichiarazioni della Barale hanno fatto seguito quelle del giornalista Gabriele Parpiglia che su Dagospia ha scritto: "La signorina Paola Barale che omette di conoscere il giornalista che l’ha intervistata, non solo ha riletto intervista con scambio di mail ma anche aggiunto correzioni con note vocali e ringraziamenti e cuoricini. Il tutto riportato con il massimo rispetto e la correttezza da parte nostra.

La sua ‘fuori’ uscita social, dove quasi dimentica chi l’ha intervistata o come si è svolto il tutto, definendo il giornalista come uno che ha ‘bevuto troppo’ avrà seguito in tribunale per capire “CHI"realmente ha perso la memoria".

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