"Trovo che voi di La7 avete perso il senso critico che vi ha guidato in questi anni". Carlo Freccero è andato subito all'attacco, solo contro tutti. Ospite ieri sera a Piazzapulita, l'ex direttore di Rai2 ha dato sfogo alle proprie critiche sul Green pass attaccando dapprima l'emittente che lo ospitava, rea – a suo giudizio – di dare poco spazio alle opinioni dissenzienti come la sua. Nonostante il suo piglio battagliero, l'ex direttore di Rai2 si è però scontrato presto con una solida muraglia di argomentazioni quando la discussione è scesa in profondità, soffermandosi sull'utilità del certificato verde e sull'efficacia dei vaccini. Proprio su questi temi, il professore si è scornato con i protagonisti del dibattito e in particolare con il conduttore Corrado Formigli, che non ha perso l'occasione di rispondergli a tono.
A rendere incandescente la conversazione tra i due è stato in particolare un discutibile commento di Freccero, che in modo sibillino ha affermato: "Un giorno apriremo anche il discorso della storia delle bare nei camion di Bergamo. Con calma uscirà tutto…". Un'allusione che ha fatto infuriare il conduttore. "Scusami, vuoi dire che i morti di Bergamo non ci sono stati? È un passaggio un po' sinistro secondo me. Lo trovo disturbante e lo rifiuto, Carlo. So che ci sono tante persone, ma non credo te per la tua intelligenza, che pensano che dentro quei camion non ci fossero i morti di Covid e che fosse tutta un'operazione di montatura. Questa è una solenne cazzata, lo possiamo dire?", ha sbottato Formigli, costringendo l'ospite a spiegarsi meglio. A quel punto, infatti, Freccero ha spiegato: "Passo come uno che fa scandalo, perché sembra che non soffro come gli altri e non mi disperi, ma io dispero come tutti perché ho avuto molti amici morti, ho avuto anche dei parenti morti".
Nella sua intemerata su La7, l'ex direttore di Rai2 ha anche avanzato dubbi sulla copertura dei vaccini, altro argomento che ha fatto storcere il naso al padrone di casa e innescato la secca replica del microbiologo Andrea Crisanti, anch'egli in collegamento in diretta. Con quest'ultimo si è poi scatenato un serrato botta e risposta sui numeri. Freccero infatti sosteneva che nel computo delle vittime del Covid figurerebbero anche "i 20mila morti ogni anno per l'influenza" stagionale. Puntuale la risposta di Crisanti: "In Italia sono annualmente 7mila. La letalità del Covid? Prima del vaccino era stimata tra l'1,5 e l'1,9 per cento, su questo concordano tutti".
Poco prima, Freccero aveva battibeccato anche con Myrta Merlino, ospite in studio.
Riferendosi al fatto che la giornalista avesse citato alcune toccanti testimonianze raccolte nei mesi scorsi, il professore ha attaccato: "Non siamo dalla D’Eusanio, in un programma di disperazione e intimista, ma di informazione. Evitiamo appelli al core. Io dico che accanto ad un’emergenza sanitaria convive un’emergenza politica".
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