Yo-Yo, il cartone animato prodotto dalla Rai insieme a Showlab, società di produzione televisiva Prodea Group, è in corsa, unica produzione italiana finalista, al Japan Prize 2017, il premio internazionale dedicato al settore Educational Media, dove gareggia nella categoria “prescolare”. Organizzato dal 1965 dalla NHK (Nippon Hōsō Kyōkai) il servizio pubblico radiotelevisivo giapponese, la 44esima edizione del Japan Prize si tiene a Tokyo.
Dopo aver segnato un esordio record già nella prima serie andata in onda su Rai YoYo dal 19 marzo scorso, affermandosi come programma tra i più visti del canale pubblico destinato ai più piccoli, Yo-Yo ha bissato il successo anche nella seconda stagione partita a metà settembre e adesso in onda.
I protagonisti della serie sono i due gemellini Yo e Yo, personaggi creati dalla geniale fantasia di Ugo Nespolo, vate della Pop Art italiana e artista di fama internazionale, che per la prima volta con Yo-Yo ha proposto il suo cromatismo in un cartone animato. Nespolo ha curato il design della serie e i mondi fantastici che fanno da sfondo alle storie dei 52 episodi della durata di sette minuti ciascuno.
Entrambe le serie, scritte da una squadra di 13 sceneggiatori italiani e irlandesi guidata dal gallese Robin Lyons e dirette da Stefania Gallo e Ernesto Paganoni, raccontano le avventure dei due gemellini, un maschietto e una femminuccia di 7 anni, di indole diametralmente opposte. I due si scontrano spesso, ma nei momenti più critici trovano una misteriosa alchimia che gli consente di constatare che due teste ragionano meglio di una.
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