Dopo quasi sei milioni di telespettatori per la prima puntata di Adrian, questa sera è andato in onda il secondo episodio del cartoon di Adriano Celentano.
Dopo le voci di un suo abbandono nel bel mezzo dello show, anche stasera Celentano si è presentato sul palco. Dopo l'anteprima-monologo di Natalino Balasso, è il turno di Giovanni Storti, comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Anche lui ha puntato sull'ironia, "avete visto Celentano ieri? Certo che fa ancora delle pause", ma tra una battuta e l'altra non si è persa l'occasione di fare qualche attacco al governo giallo verde. Entrambi i comici, infatti, si sono divertiti a tirare in ballo quota 100, reddito di cittadinanza, la chiusura dei porti, il tema della sicurezza, "mi è piaciuto quello che ha detto ieri - dice Storti a Balasso - ma la porta blindata è inutile, devi blindare anche le finestre altrimenti ti trovi nei letti gli zingari e i negri. Sarebbe importante avere la certezza della pena", e il problema delle carceri sovraffollate.
"I porti italiani sono chiusi - ha esclmato Giovanni -. Non possono attraccare neanche i pescherecci con i pesci perché quelli si sono fatti furbi. Uno si era travestito da tonno, ma se ne sono accorti: era un tonno con la valigia". E il tema dell'immigrazione sembra quella preferita nello show di Adriano Celentano. Anche Nino Frassica, giudice per la composizione dell'arca della bellezza, la tira fuori. "Ma possiamo fare entrare gli extracomunitari?", si domanda. Frecciatine di qua e frecciatine di là, ma gli occhi sono tutti sui pochi secondi di apparizione di Celentano sul palco.
Prima, infatti, Celentano si palesa solo come un'ombra nel confessionale, che ironizza sulla tv: "Ho peccato, padre. Ho lasciato illudere Canale 5 che avrei partecipato fisicamente allo spettacolo". E a frate Frassica, che gli chiede se avesse promesso di esserci, risponde: "Ho detto che potevo esserci o non esserci. Che poi è quello che sta succedendo". Scherzano, quindi. Poi si passa ad una critica della televisione. Frassica, infatti, gli dice che ha peccato ma che non può confessarlo in quanto prete Rai. "E dove lo trovo un prete Mediaset? Sono tutti Rai. Ci vorrebbe una confessione a reti unificate. Quello che fa Rai lo fa Mediaset, e quello che fa Mediaset poi lo fa il doppio Rai", dice. "Ego te absolvo - conclude Frassica - nel nome del padre, del Silvio e del santissimo ascolto. Devi recitare tre Ave Maria, sette Padri nostri e due cd".
E dopo questa messainscena il molleggiato appare sul palco.
Abbracciato dagli applausi del pubblico rimane in silenzio. Qualcuno gli urla pure "Adriano non morire mai". Poi inizia Adrian. E all'interno della storia cominciata ieri, si aggiungono altri tasselli come il musulmano che "ce l'ha fatta, ha ottenuto i documenti".
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