Chloe Ayling, la modella rapita a Milano, si mostra in topless

Chloe Ayling si rilassa in Thailandia, mostrandosi in topless, prima di testimoniare al processo nei confronti dei suoi rapitori

Chloe Ayling, la modella rapita a Milano, si mostra in topless

Chloe Ayling è volata in Thailandia per una breve vacanza, in compagnia della sua collega Natalie Nunn, conosciuta durante la partecipazione all'edizione inglese del Grande Fratello. La modella posa nella vasca in compagnia delle amiche: i capelli sono avvolti in un asciugamano, lo sguardo è sexy e il topless mozzafiato. Un'immagine che contrasta con i prossimi impegni che la vedranno coinvolta, come ad esempio la presenza in tribunale nel processo contro i suoi rapitori. La ragazza dovrà testimoniare contro Michal Herba, accusato di aver aiutato suo fratello Lukasz a rapirla in Italia nel luglio 2017. Chloe ha confessato ai pubblici ministeri di essere preoccupata per questo evento, confidando di sentirsi vulnerabile e, per questo, di provar timore nel dover volare fino a Milano per il processo.

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Le sue parole non hanno trovato grande sostegno da parte dell'opinione pubblica, che ne ha deriso l'esternazione, ma neppure dagli avvocati della controparte. Questi hanno puntato il dito nei confronti dei tanti selfie pubblicati dalla modella via Instagram, testimonianza degli innumerevoli viaggi affrontati negli ultimi anni per lavoro e per piacere. Proprio come gli ultimi che la vedono in Thailandia alla ricerca di relax e che fanno sorgere qualche dubbio sull'effettiva incapacità della modella di prendere un aereo. Natalie Nunn è accorsa in sua difesa, specificando di aver organizzato appositamente la vacanza per aiutare l'amica a liberarsi dallo stress e dalla pressione, data dal processo.

Attirata a Milano per uno shooting fotografico, rivelatosi fasullo, Chloe è stata rapita nel 2017 da Lukasz Herba e dal fratello Michal che l'avevano aggredita, stordita con un'iniezione di ketamina, spogliata e introdotta in un borsone da viaggio.

I rapitori avevano nascosto la modella in un casa di montagna a Lemie, una frazione del Piemonte vicina al confine con la Francia, contattando poi il manager e minacciando di vendere la ragazza sul deep web. Parte integrante dell'organizzazione Black Death, che gestisce il traffico online di persone, il duo aveva pubblicato alcuni scatti della giovane specificando come base d'asta la cifra di 300.000 euro.

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