La Regina Elisabetta II ha espresso il proprio disappunto per non aver potuto replicare la tradizione dei Maundy Gift.
Come spiega Sky, i Maundy Gift rappresentano un regalo della Royal Family a un gruppo selezionato di pensionati britannici, che ricevono un conio speciale di monete. La tradizione ha a che vedere con il Giovedì Santo e quindi ha una radice cristiana. Tuttavia, a causa dell’epidemia di coronavirus, anche questa tradizione è stata sospesa per quest’anno, sebbene la Regina lo trovi uno dei suoi “doveri più gratificanti come sovrana”.
I Maundy Gift arrivano a ultrasettantenni segnalati dalle relative parrocchie, che si sono distinti per particolari meriti all’interno della propria comunità di riferimento. Quest’anno, i 188 destinatari di questa tradizione hanno ricevuto solo una busta contenente 5 sterline e 50 pence coniati appositamente e una lettera di Elisabetta - che solitamente consegna il dono di persona. Nella missiva, la sovrana ha sottolineato la propria delusione nel non poter espletare il servizio come sempre è accaduto. La moneta da 5 sterline ricorda il poeta William Wordsworth, mentre quella da 50 pence celebra la squadra olimpica della Gran Bretagna.
“Ho un grande piacere nell'inviarti il Maundy Gift - ha scritto Elisabetta II nella lettera firmata - che, sfortunatamente, non sono in grado di distribuirti personalmente. Quest’antica cerimonia cristiana, che riflette l’invito di Gesù ai discepoli di amarsi l'un l'altro, è una chiamata al servizio degli altri, qualcosa che è stata al centro della mia vita. Credo che sia una chiamata al servizio per tutti noi”. La Regina ha sottolineato di recente come il Cristianesimo abbia permeato la sua azione in questi 68 anni di regno.
Uno dei destinatari del Maundy Gift di quest’anno si chiama Thomas Brock, è di Sunbury-on-Thames, e ha 101 anni. La sua particolarità è che è il più anziano suonatore di campane in una chiesa al mondo.
Thomas ha infatti fatto risuonare le campane della sua chiesa locale, la St. Mary’s, fin da quando ha avuto 7 anni. Solo un periodo di pausa nel suo servizio: quando durante la Seconda Guerra Mondiale fu tenuto prigioniero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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