Il curioso caso di Benjamin Button, la vera storia dell'uomo rinchiuso in gabbia allo zoo

Il curioso caso di Benjamin Button è il film con Brad Pitt e Cate Blanchett che racconta l'incredibile storia di un uomo nato vecchio che ringiovanisce con il passare del tempo. Ma dietro la finzione, ci sono anche molte storie vere

Il curioso caso di Benjamin Button, la vera storia dell'uomo rinchiuso in gabbia allo zoo

Il curioso caso di Benjamin Button - che andrà in onda questa sera alle 21.10 su Iris - è un film di David Fincher, interpretato da Cate Blanchett e Brad Pitt.

Tratto dal racconto breve del 1922 dello scrittore Francis Scott Fitzgerald, Il curioso caso di Benjamin Button è stato candidato a ben tredici premi Oscar, riuscendo a portarsene a casa tre nelle categorie tecniche: scenografia, trucco ed effetti speciali.

Il curioso caso di Benjamin Button, la trama

Quando Benjamin Button viene al mondo, suo padre non sa come comportarsi. Dopo aver perso la moglie a causa del parto, l'uomo si trova tra le mani un neonato che ha tutte le malattie tipiche della vecchiaia: artrosi, cataratta, pelle rugosa, sordità. Per questo l'uomo decide di liberarsi di quel bimbo appena nato, gettandolo nel fiume. All'ultimo, però, una scintilla di coscienza lo blocca dal compiere l'empio gesto e alla fine il piccolo Benjamin Button viene abbandonato sulle scale di una casa di riposo.

Qui il bambino viene accolto dall'amore della signora Queenie (Taraji P. Henson). Il medico gli aveva dato pochi giorni di vita, ma il bambino cresce, ringiovanendo. Da piccolo appare come un ottantenne con le ossa a pezzi e costretto alla sedia a rotelle. Ma, man mano che il tempo passa, Benjamin ringiovanisce. Nella casa di riposo, poi, il ragazzo incontra la piccola Daisy e nonostante il suo aspetto ancora deforme stringe con lei un'amicizia che si dipanerà nel corso degli anni.

Un'amicizia che si scontra con la differenza della vita dei due: Daisy (Cate Blanchett) cresce e diventa una ballerina. Benjamin ringiovanisce, parte a visitare il mondo, si innamora e partecipa alla Seconda guerra mondiale. Ma la sua strada presto si intreccerà di nuovo a quella della vecchia amica.

La vera storia dell'uomo rinchiuso nello zoo

Ne Il curioso caso di Benjamin Button il protagonista a un certo punto fa amicizia con un pigmeo che confessa di essere stato rinchiuso in una gabbia con le scimmie quando era più giovane. Come racconta il sito dell'Internet Movie Data Base, è esistito davvero un uomo che ha subito le stesse cose raccontate dal personaggio di Oti.

Ota Benga fu catturato nel suo villaggio, in Congo, nel 1904. La cattura aveva lo scopo di fornire all'annoiato popolo di New York nuove attrazioni e quelli che venivano definiti fenomeni da baraccone. Ota Benga venne portato nella grande metropoli e rinchiuso in una gabbia di scimmie nello zoo del Bronx. Gli vennero cesellati i denti, probabilmente per sottolineare ancora di più il suo aspetto selvaggio agli occhi dei borghesi newyorkesi. Inoltre, quando gli spettatori andavano a "fargli visita" Ota Benga rispondeva lanciandogli contro delle frecce.

Rampai Mohadi ne Il curioso caso di Benjamin Button

Ota Benga rimase nello zoo fino al 1906, quando venne rilasciato: i proprietari dello zoo si resero conto che il comportamento avuto nei confronti del pigmeo era quanto di più disumano si potesse concepire. Venne allora spedito in un orfanotrofio, dove rimase fino al 1910, quando venne trasferito in Virginia.

Qui poté dare avvio alla sua educazione, che lo portò a trovare lavoro in una fabbrica di tabacco per racimolare i soldi necessari ad affrontare il viaggio per poter tornare nella sua terra natale, il Congo. Tuttavia i suoi propositi si scontrarono con l'improvviso e inaspettato scoppio della Prima guerra mondiale.

Quando comprese che non sarebbe potuto tornare in Congo come aveva immaginato, Ota Benga cadde di una terribile depressione dalla quale non riuscì più a uscire. Si suicidò nel 1916. La storia di Ota Benga, oltre che ne Il curioso caso di Benjamin Button, è stata trattata anche in The Fall, film del 2006 diretto da Tarsem Singh.

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