Il dolore di Francesco Facchinetti: "Mio padre Roby ha paura, mi spezza il cuore"

Attraverso i social il musicista e produttore ha scritto un’accorata lettera al padre Roby Facchinetti, duramente colpito dalla tragedia di Bergamo dove vive, parlando di sofferenza, paura ma anche di speranza

Il dolore di Francesco Facchinetti: "Mio padre Roby ha paura, mi spezza il cuore"

Da settimane Bergamo è il simbolo del dramma che l’Italia sta vivendo per colpa della pandemia da coronavirus. Sono giorni difficili per la cittadina lombarda, che ha visto morire migliaia di persone, ma anche per i bergamaschi che cercano di resistere. Accanto a loro si è stretto, virtualmente, Francesco Facchinetti che a Bergamo ha una parte importante della sua famiglia, il padre Roby Facchinetti. Il musicista e produttore ha dedicato al padre un toccante post social dove, tra le lacrime, ha raccontato: "Oggi vorrei abbracciarti ma non si può".

Attraverso il suo profilo Instagram Francesco Facchinetti ha svelato di aver sentito il padre Roby molto triste, a causa dei tanti amici persi per il coronavirus, ma soprattutto di sentirsi impotente di fronte alle paure del genitore: "In questi giorni ti ho sentito giù. Per la prima volta mi sono detto: "Mio padre ha paura". Non mi era mai successo prima e mi ha spezzato il cuore. Abbiamo pianto tanto al telefono per tutti gli amici che stai perdendo, che stiamo perdendo".

Francesco Facchinetti ha scelto di condividere sul web parole profonde e toccanti, insieme a una foto di lui da bambino stretto dal padre. Un abbraccio che ora dj Francesco avrebbe voluto dare a Roby, ma che gli è negato: "La cosa che più mi ha fatto soffrire è stato quando mi hai scritto: "Francio, non so cosa fare. Perché tutto questo? Io cosa posso fare? Mi sento impotente". Avrei voluto abbracciarti come facevi tu quando ero piccolo. Mi ricordo che mi coccolavi e tutto il mondo fuori si fermava. Ora avrei dovuto farlo io con te, ma non si può".

Non c’è solo dolore e tristezza, però, nelle parole di Francesco Facchinetti che, su Instagram, ha voluto elogiare la forza e la reazione del padre grazie alla musica. Il tastierista dei Pooh, insieme a Stefano D’Orazio, ha infatti scritto un brano inedito per Bergamo, "Rinascerò, rinascerai". Una canzone di speranza ma anche di solidarietà, visto che i proventi della vendita saranno destinati a sostenere l’operato dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. "La musica ti ha sempre salvato, sempre. – ha concluso Francesco Facchinetti - Allora insieme a mio zio Stefano D’Orazio avete scritto un capolavoro: Rinascerò, Rinascerai.

Una poesia, una canzone per la tua Bergamo. Questo pezzo non riporterà in vita i tuoi amici che se ne sono andati e gli altri che non ci sono più, ma in questo momento buio è la luce che di ti rincuora, anche solo per 4 minuti. Grande Papà, ti amo!".

Ciao Papà, in questi giorni ti ho sentito giù. Per la prima volta mi sono detto: “Mio padre ha paura". Non mi era mai successo prima e mi ha spezzato il cuore. Abbiamo pianto tanto al telefono per tutti gli amici che stai perdendo, che stiamo perdendo. Ma la cosa che più mi ha fatto soffrire è stato quel messaggio di 10gg fa quando mi hai scritto: “Francio, non so cosa fare. Perché tutto questo? Io cosa posso fare? Mi sento impotente". Avrei voluto abbracciarti come facevi tu quando ero piccolo. Mi ricordo che mi coccolavi e tutto il mondo fuori si fermava. Ora avrei dovuto farlo io con te, ma non si può. Poi, hai trovato da solo quello che potevi fare: MUSICA. La musica ti ha sempre salvato, sempre. Allora hai alzato il telefono, chiamato il tuo vecchio amico e mio zio Stefano D’Orazio e avete scritto un capolavoro: Rinascerò, Rinascerai. Un una poesia, una canzone per la tua Bergamo. Questo pezzo non riporterà in vita i tuoi amici che se ne sono andati e gli altri che non ci sono più, ma in questo momento buio è la luce che di ti rincuora, anche solo per 4 minuti. Grande Papà, ti amo! Tuo figlio Francesco

Un post condiviso da frafacchinetti (@frafacchinetti) in data:

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica