Solo due giorni fa aveva lanciato un boicottaggio contro Dolce e Gabbana perché avevano "osato" criticare i matrimoni gay e la possibilità per le coppie omosessuali di avere figli fecondati in vitro. Poi, però, Elton John era stato pizzicato a Los Angeles con una busta da shopping griffata dal marchio degli stilisti italiani. La fotografia del cantautore con in mano il sacchetto D&G oggi è su tutti i giornali britannici. Dopo aver negato e accusato i media di aver falsificato lo scatto, si è infine visto costretto a precisare: "In quella busta c’era solo il mio pranzo e niente altro".
A pochi giorni dalla fatwa contro Dolce e Gabbana, è bufera su Elton John, paparazzato dai fotografi lunedì a Los Angeles mentre entrava in uno studio di registrazione, stretto in una tuta attillata, e con nella mano destra la busta di uno dei negozi dei due stilisti italiani. Ieri sera il portavoce ha dichiarato al tabloid britannico Daily Mirror che la foto è un falso: "Questa foto è stata photoshoppata perché non aveva quella busta (bianca con il logo Dolce & Gabbana in oro, ndr). Aveva con sé una ventiquattrore nera". Un portadocumenti molto professionale, più in stile con Wall Street che con l’abbigliamento sportivo (tuta nera e strisce dorate) indossato da Sir Elton. Tanto che oggi ha dovuto inventarsi un'altra scusa: "In quella busta c’era solo il mio pranzo e niente altro". Impossibile, a questo punto, sapere la verità. Certo è che Elton John ha fatto una figuraccia colossale.
La querelle a colpi di Twitter, seguita con assiduità dallo star system globale e dalla stampa, è iniziata domenica quando Sir Elton si è dichiarato offeso dopo aver letto un’intervista in cui i due stilisti (dichiaratamente omosessuali come il cantante) si erano detti contrari alla fecondazione assistita per diventare "padri". Procedura che, secondo loro, avrebbe corso il rischio di creare "bambini sintetici".
Immediata e veemente la replica di Sir Elton, che con il marito David Furnish, ha avuto due bambini con una madre surrogata. Contro la premiata ditta D&G e a sostegno della campagna di boicottaggio lanciata dalla popstar si sono schierati, tra gli altri, la tennista lesbica Martina Navratilova e Victoria Beckham.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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