La fantastica signora Maisel, un manifesto femminista

Midge Maisel, paladina delle donne, combatte la sua battaglia da un palco usando come arma la comicità

La fantastica signora Maisel, un manifesto femminista

Prendete la perfezione estetica di Mad Men, aggiungete una comicità alla Woody Allen con battute sulla religione ebraica, usate un’ambientazione newyorkese e avrete La fantastica signora Maisel.

Miriam “Midge” Maisel, una moglie perfetta, una madre esemplare, una compagna adorabile e simpatica. Eppure viene scaricata dal marito, frustrato dal proprio fallimento come comico, che le preferisce l’insipida segretaria.

I primi otto episodi di questa serie ci raccontano le strane giornate di una donna, madre di due figli, in piena separazione, che decide di diventare una cabarettista. Tutto questo in un periodo in cui era impensabile una cosa del genere per il gentil sesso: siamo a cavallo tra il ‘50 e il ‘60.

La signora Maisel parla chiaro e lo fa senza problemi dal palco del Gaslight, locale nel Greenwich Village, ben lontana dall’Upper West Side dove abita. Non che questo faccia di Midge Maisel una borghese snob, non è interessata al suo stile di vita e si trova benissimo nei quartieri malfamati, nelle aule di tribunale e perché no, anche in galera.

Dopo le iniziali risate e il fascino per lo stile di fine anni ‘50, la fantastica signora Maisel passa in modo repentino al dramma. Questa alternanza tra comicità e dramma è presente in ogni episodio diventando uno dei tratti caratteristici della storia. L’ideatrice della serie è Amy Sherman-Palladino che già aveva fatto qualcosa di simile con Una mamma per amica, ma in questo caso gran parte del merito del successo va alla protagonista Rachel Bresnahan, vincitrice del Golden Globe per la sua interpretazione e già partecipe in House of Cards con un ruolo chiave.

In un periodo in cui il tema della parità dei sessi è particolarmente sentito, La fantastica signora Maisel è uno dei migliori esempi di femminismo in circolazione. La serie, attraverso la comicità della protagonista, porta ad un risultato ben più significativo di altri titoli, come ad esempio il recente Ocean’s 8, senza la necessità di grandi star nel cast e facendo parlare il personaggio in modo schietto. In questo senso una serie tv simile per contenuto, ma in chiave decisamente più drammatica anziché comica, è The Handmaid’s Tale. Invece, in campo cinematografico è con Down with love - Abbasso l'amore, film con Renée Zellweger ed Ewan McGregor, che troviamo una grande affinità.

La fantastica signora Maisel, insieme a L’Uomo nell’Alto Castello, è uno dei più apprezzati lavori originali di Amazon che ha già in cantiere le prossime due stagioni.

Nel cast è stato annunciato Zachary Levi e molto probabilemente anche Lauren Graham, la Lorelai di Una mamma per amica. La seconda stagione sarà disponibile su Prime Video nei prossimi mesi ma ancora non ha una data, per il momento dobbiamo accontentarci solo di un teaser, in attesa dei nuovi episodi.

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