A quasi una settimana dal concerto del primo maggio non si abbassano i toni dello scontro tra Fedez e la Rai sulla questione censura. Una storia che non sembra trovare fine e che, dopo la riunione della commissione di vigilanza Rai, sembra prendere una brutta piega per il rapper tra denunce, querele e allontanamento dei palinsesti televisivi di viale Mazzini. Fedez, però, continua a parlare sui social network, ma all'ennesima storia Instagram a sbottare e a dirgli "basta" questa volta è stato suo figlio Leone.
Nelle scorse ore l’artista ha esordito sulla sua pagina Instagram per rilanciare l'assalto ai vertici Rai e in particolare al direttore di Rai Tre, Franco Di Mare: "Ragazzi si è appena radunata la commissione di Vigilanza Rai". Ma Leone, all'ennesimo video sulla polemica che dai sei giorni impazza ovunque, ha gridato spazientito: "Basta, non voglio!". Un'esclamazione che, oltre a far sorridere, avrà incontrato il consenso di molti che, da una settimana a questa parte, non leggono altro che notizie su Fedez. Dopo aver messo a letto il figlio, il rapper si è concesso ai follower per tornare all'attacco di Rai e Lega in merito al suo comizio del primo maggio: "In ordine, il direttore di Rai 3 mi accusa di manipolazione del video e allude al fatto che avrei tramato un complotto alle loro spalle con dei giornalisti. Dall'altra la Lega propone di denunciarmi"."Di Mare sostiene che la Rai non c'entra niente col primo maggio - ha proseguito Fedez sul suo canale social - perché ne acquisiscono solo i diritti. Allora a che titolo la vice presidente di Rai Tre mi dice di andare cauto nel fare nomi e giudica lei stessa il mio intervento inopportuno?". Per contro il direttore della terza rete di Stato, ascoltato in commissione vigilanza Rai, ha parlato di "strumentale polemica montata da Fedez contro la Rai. Forse c'è stato un calcolo dell'artista per ottenere più like, visualizzazioni e consensi". Una situazione complicata che ha portato come prima conseguenza l'allontanamento di Fedez dalle reti Rai e poi una possibile causa.
Le iniziali conseguenze non hanno però sorpreso il rapper, che è tornato all'assalto: "Sapevo a cosa andavo incontro, ma rifarei quello che ho fatto 100mila volte. Io sono un privilegiato, se la Rai mi fa causa io ho i mezzi per difendermi, se la Rai mi bandisce a me non mi cambia la vita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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