La figlia di Asia Argento rompe il silenzio dopo aver imbrattato il bus: "Non ditemi che ho fatto una cosa strana"

Dopo essersi vantata di aver imbrattato i bus dell'Atac, la figlia di Asia Argento e Morgan chiede scusa, ma "giustifica" i suoi errori

La figlia di Asia Argento rompe il silenzio dopo aver imbrattato il bus: "Non ditemi che ho fatto una cosa strana"

La figlia di Asia Argento e Morgan l'ha fatta grossa e ora prova a chiedere scusa. Per chi se lo fosse perso, la ragazzina ha imbrattato un pullman dell'Atac, ha pubblicato sui social il fattaccio e si è vantato sui social. Il motivo di tanto vanto? Forse essere andata contro le regole. E ora la 17enne prova a chiedere scusa. Prova, appunto.

La figlia di Asia Argento e Morgan, dopo essere stata duramente criticata e segnalata alle autorità per aver imbrattato gli autobus a Roma, ha scritto sui social un lungo sfogo. "È vero, ho fatto una cosa di cui non mi vanto, un errore, lo capisco, ora lo vedo, ho sbagliato e chiedo scusa - scrive Anna Lou Castoldi -. Chiederò scusa in modo sincero col cuore e con la testa alle persone che ho offeso, non a chi non ha nulla a che fare con quello che è successo e che parla solo per offendermi, ma non c'entra nulla, non sa nulla di me, non è minimamente toccato da questo fatto, non sa nulla di mio padre e mia madre, di cosa possa significare essere figlia loro, se un privilegio o una condanna, non certo una colpa. Chi non sa cosa significa avere 17 anni oggi, in questo mondo privo di tenerezza, di esempi gentili, violento e disumano".

E dopo queste premesse, la figlia di Asia Argento parla degli errori che commettono i giovani. Gli adolescenti come lei. "Gli errori li commettiamo tutti -. Non venitemi a dire però che quello che ho fatto è una cosa strana per la mia età. Non è altro che una 'ragazzata', ma ciò non mi giustifica e per questo chiedo personalmente scusa".

E dopo un colpo alla botte e una al cerchio, la figlia dell'Argento e Morgan pubblica tra le storie di Instagram tutti quelli a cui chiede scusa: a chi deve pulire, a chi si è sporcato, a chi lavora sui mezzi pubblici, a tutti i contribuenti, alle persone che per colpa sua hanno subito un disservizio. Poi alla mamma e al papà: "Ai miei genitori per aver dato un'altra occasione per criticarli".

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