Fiorello sceglie Raidue "Provo la gioia di ogni nuovo inizio"

Il re degli showman spegne le polemiche del Tg1 cambiando rete. Sarà in onda dal 7 novembre

Fiorello sceglie Raidue "Provo la gioia di ogni nuovo inizio"

Alla fine, l'hanno avuta vinta i giornalisti del Tg1. Fiorello non andrà a occupare la loro fascia del mattino tra le 7 e le 8, ma troverà spazio su Rai2. La decisione è stata comunicata ieri dall'ad Carlo Fuortes nel consiglio di amministrazione della Tv di Stato. Insomma, dopo tutte le polemiche dei giorni scorsi, con il sindacato del telegiornale dell'ammiraglia che aveva alzato le barricate contro l'ipotesi di un approdo (definito «sfregio») dello showman al posto del Tg1 Mattina, salvo poi cercare di stemperare i toni con una lettera aperta, il caso - per il momento - sembra essersi chiuso. Con apparente soddisfazione da parte di tutti. Apparente prima di tutto perché la scelta potrebbe trasformarsi in un autogol per la tv pubblica: quando hai un calibro da 90 a disposizione lo dovresti far giocare in serie A. In secondo luogo perché da tutta questa storia lo showman è rimasto amareggiato anche se, alla fine, ha condiviso e approvato la decisione finale.

Difatti, dopo l'annuncio dell'ad, Fiorello ha commentato: «Ringrazio la Rai, soprattutto l'ad Carlo Fuortes e Stefano Coletta, per avermi dato la possibilità di tornare in Rai e di farlo su Raidue. È una scelta che mi rende felice, io amo le prime volte, anche se in realtà si tratta di un ritorno. Nel 1992 feci Il nuovo Cantagiro e oggi, dopo un lungo giro di 30 anni, approdo al mattino presto di Rai 2 con un progetto a cui tengo molto, e che come fu con Viva Radio 2 e Viva RaiPlay, ha quel sapore gioioso di un nuovo inizio».

Insomma, tra le righe, il presentatore siciliano fa notare che si ripresenta dove andava in onda ben trent'anni fa. E in questi tre decenni di cose ne ha fatte tante tra cui realizzare show serali tra i più visti della storia della tv pubblica, salvare il Festival della pandemia, varare nuovi programmi come l'Edicola da cui deriva il nuovo show, lanciare la nuova piattaforma in streaming della Rai. Ora lui accetta - anzi sceglie perché se la proposta non gli fosse andata a genio avrebbe mandato tutto a monte - di andare in onda su Raidue senza fare polemiche. Perché, visto il suo carattere, preferisce abbozzare piuttosto che mettersi in guerra con tutto lo stress e la pressione che comporta. C'è un problema? Cerchiamo la soluzione, è stata la sua risposta alle bordate tirate dai telegiornalisti.

Lo show si chiamerà Viva Rai2 (e non Viva Asiago 10! come era stato pensato): sarà trasmesso dalla seconda rete tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, nella fascia che va dalle 7 alle 8.30. La programmazione inizierà come rodaggio dal 7 novembre su RaiPlay e dal 5 dicembre sul 2. Un totale di 135 puntate fino a giugno. Sarà ascoltabile anche RayPlaySound e Rai Radio Tutta Italiana. Il sabato e la domenica, su Radio2, il meglio della settimana. E, comunque, non è detto che alla fine il presentatore non si trovi più a suo agio sul secondo canale, collocazione che era stata presa in considerazione (insieme alla prima rete) in fase progettuale: sul due avrà certamente più libertà di manovra sia per il tipo di rete deputata alla sperimentazione sia per i tempi, potendo anche sforare i suoi orari.

Più che soddisfatti sono invece i giornalisti del Tg1 che si tengono l'ora mattutina, tra le 7 e le 8, faticosamente strappata al contenitore di Unomattina (che per anni ha mischiato informazione e intrattenimento) con tutti i lati positivi e anche i compensi economici connessi alle levatacce all'alba che comporta. Soddisfatta anche la direttrice del Tg1 Monica Maggioni che sta varando una nuova fase del suo notiziario allargandone il più possibile gli spazi, implementando nuove tecnologie, nuovi studi e una certa modernità. Rimane il fatto che l'innesto di Fiorello avrebbe, tra l'altro, aiutato gli ascolti del palinsesto del mattino del primo canale che soccombono ogni mattina a quelli di Canale 5.

E, invece, ora il Tg1 Mattina si troverà contro - in concorrenza - lo stesso Fiorello. Che tratterà, nel suo modo ironico e scherzoso, pur sempre di attualità. E vedremo chi sceglierà il pubblico tra i due tipi di giornalismo.

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