Freddie Mercury decise autonomamente di rivelare la sua malattia

Freddie Mercury decise autonomamente, e non in punto di morte, di rivelare al mondo le sue condizioni di salute: ecco cosa emerge di quegli ultimi giorni

Freddie Mercury decise autonomamente di rivelare la sua malattia

La leggenda costruita attorno a Freddie Mercury ci ha tramandato anche numerose informazioni errate: una di queste riguarda la sua morte.

Secondo il mito, il frontman dei Queen avrebbe deciso di rivelare di avere l’Aids solo in punto di morte: ciò non corrisponderebbe al vero. A rivelarlo è il Mirror, attraverso le parole di Peter Freestone, assistente personale del cantante dal 1978 al 1991. L’uomo ha spiegato come Mercury abbia trascorso gli ultimi giorni della sua vita circondato da persone che lo amavano, le quali si alternavano in turni di 12 ore, fino a quel tragico giorno del novembre 1991, quando la star morì.

Freestone ha descritto minuziosamente l’importanza di quella rivelazione, che diede al cantante la pace necessaria per lasciarsi andare nei suoi ultimi momenti di vita. “Nell’ultima settimana, non lasciò mai il suo letto - ha raccontato l’assistente - e non fu mai da solo. Facevamo turni di 12 ore. Mi sedevo sul suo letto tenendogli la mano, così che quando si fosse svegliato, qualcuno sarebbe stato lì. L’ultima volta che lo vidi fu venerdì notte, il 22 novembre”.

Quella sera, Mercury prese infatti in maniera assolutamente autonoma una grande decisione: rivelare al modo di essere malato e che, probabilmente, sarebbe morto di lì a breve - come in effetti accadde. Dopo aver tenuto nascosta per anni la sua battaglia contro l’Aids, l’artista chiamò il manager e amico Jim Beach e insieme decisero di rilasciare una dichiarazione a conferma delle sue condizioni di salute.

Freestone ha spiegato che, contrariamente a quello che di solito si crede, Freddie Mercury non rilasciò quelle dichiarazioni nel giorno prima di morire: lo fece il venerdì precedente e poi la notizia venne diffusa il sabato mattina. “Non l’ho mai visto così rilassato perché il segreto era stato rivelato - ha detto l’uomo - Non c’era più niente da nascondere o di cui preoccuparsi. In questo modo avrebbe potuto prepararsi. È stato un grande sollievo per lui”.

Circa 24 ore dopo, il cantante morì e l’assistente crede che avvenne perché “aveva deciso di averne avuto abbastanza” e che fosse pronto per “andarsene alle sue condizioni”. Quando Freddie morì, al suo fianco c’era un amico e collega, il cantante Dave Clark.

Si ritiene che Mercury avesse scoperto di essere sieropositivo nel 1986 e che le sue condizioni di salute gli fecero interrompere il Magic Tour con i Queen nel 1987. A un certo punto perse gran parte di una gamba a causa della malattia e lo mostrò alla band durante una cena.

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