Il rigido protocollo reale vale anche per George e Charlotte

George e Charlotte, i principi figli di William e Kate, devono rispettare le regole dell’etichetta reale, pur essendo solo bambini e inchinarsi di fronte alla regale nonna Elisabetta

Il rigido protocollo reale vale anche per George e Charlotte

George e Charlotte, i bellissimi figli di William e Kate devono già iniziare a rispettare le severe imposizioni dell’etichetta reale, pur essendo bambini molto piccoli. Il protocollo non fa distinzioni e non accetta capricci. Tutti devono inchinarsi di fronte alla regina Elisabetta, dai membri della sua famiglia alle persone normali, passando per Capi di Stato o politici in genere. Persino la nuova generazione Windsor.

Il magazine Io Donna ha citato, in proposito, le parole della storica Marlene Eilers Koenig, la quale nel suo sito Royal Musings ha spiegato: “Ti devi inchinare la prima volta che vedi la sovrana e poi di nuovo quando te ne vai. A Natale, in chiesa, abbiamo visto i duchi di Cambridge e il principe Harry e Meghan che si inchinarono quando la regina arrivò e poi quando se ne andò. Altri reali, incluso il principe Carlo, non lo facevano perché erano venuti da Sandringham e avevano già visto la regina”. I Royal Babies, come riporta Vanity Fair, devono iniziare a fare la riverenza alla regina dai 5 anni in poi.

Per essere precisi, quando si esce da una stanza in cui si trova la sovrana, bisogna evitare di darle le spalle ma spesso, per evitare imbarazzanti incidenti, si attende che sia Elisabetta ad andare via per prima. George e Charlotte, nonostante la giovanissima età, sono già alle prese con questo complesso cerimoniale. Il primo ha compiuto 5 anni lo scorso luglio, quindi è già nel bel mezzo dello studio per la riverenza perfetta, mentre Charlotte comincerà dal maggio 2020. La secondogenita di William e Kate ha già dimostrato di sapersela cavare egregiamente con gli inchini già a 2 anni: nel luglio 2017, durante un viaggio ufficiale in Polonia, Charlotte si inchinò di fronte ai diplomatici presenti per congedarsi e il risultato fu eccellente.

George, all’arrivo a Varsavia, strinse le mani dei membri del comitato d’accoglienza, ma l’espressione del suo viso faceva pensare che volesse essere da tutt’altra parte. Esiste, poi, una tecnica ben precisa per fare la riverenza: la schiena deve stare dritta, la gamba destra sempre dietro alla sinistra, le gambe devono essere piegate ma non troppo e le ginocchia sono unite (quest’ultimo particolare è importante, altrimenti l’inchino non è bello da vedere). Per chi vuole imparare seguendo un esempio pratico, basta rivedere gli inchini di Kate Middleton. Non ne ha mai sbagliato uno, al contrario di Meghan.

Entrambe hanno imparato tardi, non essendo di nascita reale, ma la duchessa di Sussex è riuscita nell’impresa perfino quando la sua gravidanza era al sesto mese, in occasione della messa di Natale a Sandringham. Vanity Fair ricorda che gli esperti reali definirono "scarsi” i suoi primi tentativi di riverenza, quando non era ancora la moglie di Harry.

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