Un gruppo di adolescenti e un macabro omicidio. "Uno di noi sta mentendo" arriva su Netflix

Uno sguardo brutale al mondo dei più giovani con la serie di "Uno di noi sta mentendo", la nuova hit di Netflix è disponibile in Italia dal 18 febbraio

Un gruppo di adolescenti e un macabro omicidio. "Uno di noi sta mentendo" arriva su Netflix

In tv si apre – di nuovo – una finestra sul mondo degli adolescenti, un mondo in cui niente è bianco o nero. La serialità americana è avvezza a raccontare i disagi di un gruppo di giovani che si dividono tra compiti a casa e primi batticuore. Da sempre, i teen-drama hanno rappresentato una buona fetta della programmazione degli Stati Uniti, con serie di buona fattura che hanno trovato successo anche in Italia. I trentenni di oggi ricorderanno che il genere è imploso con il mito di Beverly Hills, per proseguire poi con Dawson’s Creek, The Oc e Gossip Girl. Nel 2022 sono tante le serie che hanno raccontato il percorso verso l’età adulta di un gruppo di giovani, andando ben oltre il semplice racconto intra-generazionale, preferendo "sporcarsi" le mani con generi diversi. Lo dimostra quello che sta successo con Uno di noi sta mentendo, titolo italiano per One of us is Lying, serie americana del canale streaming di Peacock, e disponibile in Italia su Netflix dal 18 febbraio.

Gli otto episodi da un’ora ciascuno che compongono la prima stagione in poco tempo hanno racimolato sul web un consenso dopo l’altro. Grazie al provvidenziale passaparola, lo show ideato da Erica Saleh e ispirato Uno di noi sta mentendo, romanzo di Karen McManus, è arrivato nella top 10 delle serie tv più viste in Italia su Netflix. Al netto delle aspettative, ci si trova di fronte a una serie accattivante ma che non è per nulla esente da difetti. Convince, però, per quel ritratto brutale e mai edulcorato dei giovani di oggi.

Una morte sospetta tra i banchi di scuola: di cosa parla la serie tv

Sono 4 i protagonisti della storia. C’è Abby (Addi Prentless), la ragazza più popolare della scuola dal carattere spigoloso ma facilmente manipolabile. Al gruppo si unisce Cooper (Chibuikem Uche), giovane che rincorre il sogno di diventare un professionista dello sport senza compiere un vero e proprio salto di qualità. C’è anche Bronwyn (Marianly Tejada), classica ragazza studiosa che vuole frequentare Yale e infine c’è Nate (Ccoper Van Grootel), il bello e dannato di turno. Un filo rosso unisce però il destino dei quattro studenti.

Si trovano addosso gli occhi puntati della polizia nel momento in cui diventano gli unici indiziati per la morte di Simon, un loro coetaneo che gestiva un blog in cui era solito spifferare i segreti dei suoi compagni di scuola. Muore in circostanze poco chiare, dopo aver ingerito un bicchiere d’acqua durante una delle ore di detenzione negli uffici del preside. Le indagini della polizia si fanno ferrate. I protagonisti proclamano la innocenza ma ognuno di loro ha un valido movente per aver ucciso Simon. Chi sarà il colpevole?

Uno di noi sta mentendo è il "nuovo" Pretty Little Liars

Grazie al più semplice dei canovacci, la serie di Netflix riesce fin da subito a catturare l’attenzione del pubblico e mostrando quanto può essere oscuro l’universo dei più giovani. I protagonisti della serie, che si presentano tutti iper-belli ma con tanti segreti da nascondere, incarnano alla perfezione le caratteristiche più particolari di quei ragazzi che sono cresciuti troppo in fretta, sopraffatti dal potere della notorietà e sedotti dal "fascino" dei social. Così belli ma anche così imperfetti, da arrivare a ingannare e a uccidere pur di raggiunge i propri obbiettivi.

Quello che esce fuori da Uno di noi sta mentendo è un ritratto vero e fin troppo sincero dei tempi che stiamo vivendo. La serie, però, nonostante abbia un buon ritmo e riesce a coinvolgere lo spettatore in un abile gioco di specchi, non regala nulla di nuovo al genere del teen-drama, rimarcando temi e colpi di scena già ampiamente abusati in altre serie tv. Uno di noi sta mentendo miscela tutti i pettegolezzi e gli amori (proibiti) di Gossip Girl ai segreti e i misteri di Pretty Little Liars. C’è un passo avanti, dato che rispetto ai suoi predecessori, la serie tv ha un inizio e una fine senza perdersi in chiacchiere, ma, di fatto, non è per nulla originale nella messa in scena.

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Prima del libro c’è l’omonimo romanzo

Come accade spesso per i tanti fenomeni che crescono sul web, anche la serie di Uno di noi sta mentendo trae ispirazione da un omonimo romanzo di successo. Disponibile qui in Italia sotto il marchio di Mondadori, il romanzo scritto da Karen McManus è diventato negli States un enorme successo editoriale, lanciando l’autrice nel firmamento della narrativa young-adult. Al suo romanzo d’esordio ha scalato le classifiche di vendita, convincendo la giovane a scrivere anche un sequel al suo primo libro. Baciato proprio perché è stato capace di miscelare il mistero alle tematiche adolescenziali, la serie che ora è su Netflix, riproduce molto fedelmente la storia del romanzo, ma pecca nella scelta degli attori che non hanno né appeal né una buona capacità di recitazione. A funzionare, come nel libro e come in tv, è proprio personaggio di Nate che trova un giovane attore capace di dare libero sfogo a un personaggio pieno di luci e ombre.

Una ex principessa delle favole al timone della serie tv

In America è stato un vero e proprio successo. Uno di noi sta mentendo è stato accolto con un buon plauso da parte della critica, con 7 recensioni positive su 10, e un ottimo consenso da parte del pubblico. Come si legge da alcune recensioni d’oltreoceano, è stata premiata la storia audace in cui non ci sono né vinti né vincitori. Girata in Canada, anche se ambientata negli Usa, lo show vede Jennifer Morrison come produttrice esecutiva e regista di un episodio. L’attrice che è stata lanciata nell’universo televisivo grazie al suo ruolo ricoperto in Dr. House, ha trovato il successo di recente grazie a Once Upon a Time dove ha interpretato la figlia di Biancaneve e del Principe Azzurro. Lei è stata la prima a credere nel progetto, ma non è stato poi così facile da portare in tv. Prima bocciato dal network della ABC, è stato acquistato per il lancio della piattaforma in streaming della NBC. Per la Morrison si tratta del primo progetto seriale in cui lavora da produttrice.

E poi… arriva la seconda stagione

Un giorno prima del lancio della serie a livello internazionale è stata anche confermata una seconda stagione della serie tv che è già in fase embrionale di scrittura. I nuovi episodi che dovrebbero arrivare in tv nell’autunno del 2023, si ispirano al secondo libro dell’autrice dal titolo One of us is next e sarà incentrato sulla sorella di Bronwyn.

Senza scendere troppo nei dettagli della trama per evitare spoiler, la storia riprende i fili del racconto dopo che è stato scoperto il colpevole della morte di Simon, e si focalizzerà sulle conseguenze di quel folle gesto ma anche sulla ricerca dell’identità del nuovo blogger che spiffera i segreti di tutti.

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