Le accuse di molestie sessuali sono costate care a Kevin Spacey. L'attore è riuscito a evitare una condanna penale - grazie alla mancanza di testimoni nel processo - ma non è riuscito a evitare il milionario risarcimento danni in favore della casa di produzione della serie House of cards, di cui Spacey era protagonista quando scoppiò lo scandalo.
Come riporta il New York Times, Kevin Spacey dovrà pagare alla società Mrc, legata al colosso Netflix, la somma record di 31 milioni di dollari per danni di immagine. La cifra - che ammonta alla metà del patrimonio dell'attore statunitense stimato in 65 milioni di dollari - è stata stabilita durante un arbitrato tra la società cinematografica e Spacey. I giudici hanno dato ragione alla Mrc, che è riuscita a dimostrare come lo scandalo sessuale e il processo all'attore 62enne abbiano causato un enorme danno alla società.
All'epoca dei fatti, nel 2017, Kevin Spacey stava effettuando le riprese della sesta stagione della serie televisiva di successo House of cards, in cui interpretava il cinico Frank Underwood. Il divo di Hollywood venne denunciato da Antony Rapp, che sosteneva di essere stato molestato dal lui nel 1986, quando aveva solo 14 anni. Alla denuncia di Rapp si aggiunsero anche quelle di altri uomini, che accusarono Spacey di abusi sessuali avvenuti tra gli anni '80 e '90. Un'ondata di fango che gli costò il licenziamento dalla serie televisiva.
Al momento del processo, però, Kevin Spacey si dichiarò non colpevole e gli accusatori fecero un passo indietro, scegliendo di rimanere nell'anonimato. Il processo fu annullato, ma l'attore americano ha comunque pagato le conseguenze delle accuse in ambito professionale, escluso da numerosi progetti cinematografici, nei quali avrebbe dovuto essere protagonista. Nonostante il processo si sia concluso con un nulla di fatto, la società di produzione di House of cards ha citato per danni Kevin Spacey, accusandolo di violazione delle regole di condotta sulle molestie sessuali, nonostante i fatti risalissero a vent'anni prima. La Mrc ha dovuto interrompere le registrazioni della sesta stagione, riducendo da 13 a 8 episodi la serie e ritardando l'uscita della stagione, rivelatasi poi quella finale.
L'arbitrato giudiziario, durato quasi tre anni, ha dato ragione a Netflix e alla sua casa di produzione, condannando l'attore al risarcimento di 31 milioni di dollari come
compensazione ai danni subiti dalle due società. Il finale non mette però la parola fine alla vicenda legata agli abusi, sulla quale la giustizia non si è potuta esprimere ma che di fatto sta segnando la carriera di Spacey.An arbitrator ruled that Kevin Spacey and his production companies owe MRC, the studio behind the Netflix series "House of Cards," nearly $31 million for breach of contract following numerous sexual harassment allegations against the actor. https://t.co/CgspiYJioZ
— The New York Times (@nytimes) November 23, 2021
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