I Goonies prima di Stranger Things, il vero mito degli anni '80

I goonies è il film di Richard Donner uscito nel 1985 e diventato un vero e proprio cult del cinema per ragazzi e della settima arte in generale, al punto da ispirare anche il nuovo fenomeno di culto Stranger things

I Goonies prima di Stranger Things, il vero mito degli anni '80

Va in onda questa sera alle 21.09 su 27 I goonies, film diretto da Richard Donner e arrivato in sala nell'ormai lontano 1985. Nel corso di questi trentasette anni, il film con un giovanissimo Josh Brolin tra i protagonisti è diventato un vero e proprio cult, una pellicola imprescindibile dalla storia del cinema. Il film di Donner si poneva come una sorta di risposta adolescenziale (young adult, per usare il linguaggio attuale) alla saga di Indiana Jones, che aveva debuttato nel 1981 con il film I predatori dell'arca perduta.

I goonies, la trama

Mikey (Sean Astin) e suo fratello maggiore Brandon (Josh Brolin) sono due ragazzi che rischiano di perdere la loro casa a Goon Docks per colpa di un piano imprenditoriale che vuole distruggere l'intera area per trasformarla in un immenso campo da golf dove i più ricchi possono rilassarsi nel weekend. Mikey, dunque, organizza un ultimo fine settimana da passare insieme ai suoi migliori amici, senza sapere cosa accadrà nella sua vita. Insieme al ragazzo ci sono Data (Jonathan Ke Quan), un inventore in erba, il chiacchierone Mouth (Corey Feldman) e Chuck (Jeff Cohen), che ha una passione smodata per il cibo. Proprio durante la loro ultima riunione insieme, i "goonies" trovano nella soffitta di Mickey una vecchia mappa che promette di condurli al tesoro nascosto del famosissimo pirata Willy L'Orbo.

I ragazzini, insieme a Brandon e alle due amiche Stef (Martha Plimpton) e Andy (Kerry Green) decidono di partire all'avventura nella speranza che il tesoro esista davvero e che esso possa aiutarli a evitare lo sfratto e a salvare la propria casa. Quello che i protagonisti non sanno è che sulle tracce del tesoro - e quindi anche sulle loro - c'è la banda dei Fratelli, guidata da una terribile madre (Anne Ramsey) e composta dai figli Francis (Robert Davi), Jake (Joe Pantoliano), e il deforme Sloth (John Matuszak), pronti a tutto pur di mettere le mani sul tesoro.

Il mito degli Anni '80

In questi ultimi giorni i titoli dei giornali e i contenuti sui social sono pieni di commenti, recensioni e analisi degli ultimi episodi messi a disposizione da Netfflix della quarta stagione di Stranger Things. La serie televisiva dei Duffer Brothers è un prodotto trasversale che seduce gli adolescenti di oggi, ma riesce anche ad attirare l'attenzione dei cosiddetti millennials, di quei quarantenni che nella serie trovano echi dei film che avevano amato da ragazzi. Stranger Things, inoltre, è una serie che rappresenta un vero e proprio memorabilia degli anni '80, un museo dei ricordi che fa leva proprio su quella nostalgia per un decennio iconico, caratterizzato da prodotti altrettanto storici, capaci di entrare nell'immaginario collettivo del pubblico al punto da creare un precedente. Che la serie Netflix sia ispirata all'estetica dei Goonies, inoltre, è facilmente riscontrabile grazie a una serie di elementi: la centralità di un gruppo di pre-adolescenti che affrontano insieme sfide più o meno spaventose, l'amicizia come porto sicuro nella fase di crescita e, come se non bastasse, nella seconda stagione della serie appare anche Sean Astin, protagonista del film del 1985 e vero e proprio ponte temporale tra i due prodotti.

Stranger Things è un prodotto che al pari di film come Super 8 e It, ha successo perché ha la capacità di cavalcare un'onda di pura nostalgia verso un periodo storico che oggi viene in qualche modo mitizzato, trasformando in leggenda vintage, pieno di stile e di cose di valore. E la bellezza de I goonies sta proprio nell'essere un prodotto pensato e realizzato in quegli anni: un vero e proprio manifesto di una generazione votata all'avventura, convinta per qualche ragione che quel decennio non dovesse finire mai e che gli amici della fase adolescenziale sarebbero rimasti gli stessi per tutta la vita. Nel miscelare questi sentimenti a una trama di azione, fatta di tunnel sotterranei e di misteri da scoprire, I goonies fu un prodotto che riuscì a ottenere subito un grande successo, con tanto di gadget e merchandising dedicato.

Un successo che è riuscito a superare la prova più difficile, quella del tempo. E lo dimostra il fatto che uno dei titoli più "caldi" di questa estate sia proprio una serie televisiva che non sarebbe mai esistita senza il lascito di Richard Donner e dei suoi goonies.

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