"Nirvana famosi per i genitali del bimbo": altre accuse contro la band

Il giudice non ha deciso se ammettere la causa di Spencer Elden contro i Nirvana per la copertina di Nevermind, ma il legale crede nella possibile vittoria

"Nirvana famosi per i genitali del bimbo": altre accuse contro la band

Non si placano le polemiche sulla copertina dell'album Nevermind dei Nirvana, dopo che il protagonista ha deciso di fare causa alla band a distanza di 30 anni per "sfruttamento della pornografia infantile". Spencer Elden all'epoca era un neonato e nell'immagine entrata di diritto nell'iconografia musicale, nuota in una piscina tutto nudo. I suoi genitali non sono stati in alcun modo oscurati ma, anzi, come sostiene Maggie Mabie, avvocato dello studio Marsh Law Firm di New York, "la copertina di Nevermind era parte di una strategia studiata per vendere dischi, una tattica di marketing". Il legale difensore sostiene che i Nirvana "erano del tutto consapevoli quando l’hanno pianificata" e quindi, anche per questo motivo, "quella foto ha portato alla vendita di così tante copie dell’album".

Spencer Elden ora ha 30 anni e per quella foto i suoi genitori hanno ricevuto 200 dollari, senza nemmeno un contratto che li impegnasse come ricopensa per l'utilizzo dell'immagine come cover di un album che ha venduto oltre 30 milioni di copie e che tutt'oggi è uno dei più amati. "Penso che il punto focale dell'immagine siano i genitali del bambino. E penso anche che prima che questo album fosse pubblicato, i Nirvana erano una band grunge del tutto sconosciuta", ha dichiarato Maggie Mabie.

Per tutti questi motivi, il legale dello studio Marsh Law Firm di New York, uno dei più apprezzati per i casi di pedopornografia e reati sessuali sui minori, è convinta che l'istanza presentata da Spencer Elden non solo venga accolta dal giudice per la discussione ma che ci siano anche buoni margini per una vittoria. Mabie sostiene che "si trattò di sfruttamento sessuale di un bambino di 4 mesi che ha poi speso la sua vita cercando di fare i conti con quanto avvenuto nel suo passato". A essere chiamati in causa, oltre ai componenti dei Nirvana in vita e a Courtney Love, come esecutrice dell’eredità di Kurt Cobain, sono anche il fotografo Kirk Weddle, l'art director Robert Fisher e la casa discografica Geffen.

La copertina si trova esposta al Museum of Modern Art e nacque da un'idea di Kurt Cobain. Come ha spiegato Robert Fisher tempo fa, "Kurt aveva pensato alla foto di un neonato appena partorito in acqua. Prima di Internet dovevi andare in libreria e cercare nei libri sui parti ma nessuna delle foto che avevamo visionato poteva adattarsi alla copertina. Allora pensammo di fotografare un bambino sott'acqua". Era il 1991, la banconota col dollaro è stata aggiunta in post produzione, "il lavoro di ideazione della foto fu del tutto organico, un elemento dopo l'altro, senza troppe discussioni o riflessioni approfondite".

La corte deciderà prossimamente come affrontare il caso ma non manca chi sottolinea una certa incoerenza nel comportamento di Spencer Elden, che in più riprese non si è tirato indietro per le celebrazioni di quell'album e sfoggia anche un tatuaggio con la scritta Nevermind sul petto. L'avvocato, però, a queste accuse ribatte: "Ha sempre espresso sentimenti contrastanti rispetto a questo episodio in cui venne trascinato inconsapevole a soli 4 mesi. E il motivo per il quale ha presentato una denuncia soltanto ora è perché quando sei stato vittima di questo tipo di abusi della tua immagine ci vuole molto tempo affinché tu comprenda davvero come sei stato danneggiato".

Sulle strategie legali, Maggie Mabie mantiene il massimo riserbo ma ci tiene a sottolineare che "quando il focus di una foto sono i genitali di un bambino è da considerarsi pornografia infantile.

E in California, per esempio, anche i genitali o le aree pubiche parzialmente rivestite possono essere considerati pornografia infantile. Hanno posizionato la fotocamera in modo tale che i suoi genitali ne risultassero ingranditi e hanno reso il punto focale dell’immagine proprio i suoi genitali".

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