Ecco cosa c'è (davvero) dietro il discorso della regina Elisabetta

In piena emergenza coronavirus la regina Elisabetta ha pronunciato un discorso storico dietro al quale vi è una preparazione meticolosa, un’attenzione a quei dettagli che insieme alle parole ci comunicano dei messaggi ben precisi

Ecco cosa c'è (davvero) dietro il discorso della regina Elisabetta

La sera di domenica 5 aprile 2020 tutti gli occhi erano puntati sul Castello di Windsor, in attesa del discorso della regina Elisabetta. Parole gravi per un momento di emergenza mondiale che non dimenticheremo forse mai. Un esserino che neppure ha coscienza di sé è stato in grado di mettere in ginocchio tutte le nostre certezze, costringendoci a rivedere in maniera drastica le nostre vite. Grazie alla tecnologia moderna il coronavirus sta ricevendo un’attenzione mediatica mai data prima a nessun altro microscopico latore di pandemie. In effetti il vero protagonista del discorso della regina Elisabetta è stato proprio lui, il virus che tiene in scacco il nostro presente e forse il nostro futuro più prossimo.

La sovrana si è rivolta ai sudditi con aria seria ma non angosciata, coerente con le sue parole che non hanno certo lo scopo di minimizzare il problema, ma di infondere la fiducia e la speranza di cui tutti hanno bisogno per andare avanti. La monarca ha mostrato un atteggiamento forte ma sempre controllato, il tono di voce era pacato, mai indifferente. Tutti questi elementi insieme all’aspetto curato nei minimi particolari hanno contribuito a rendere l’immagine tranquillizzante di una donna disciplinata che sa sempre cosa fare, anche in mezzo alla tempesta. In parte questo atteggiamento dovrebbe essere una caratteristica dell’indole della regina Elisabetta, che mai dà spiegazioni e mai si lamenta, per citare il motto dei Windsor. D’altra parte, però, i discorsi alla nazione vengono sempre studiati e preparati per rendere un certo effetto. Il messaggio dello scorso 5 aprile non fa eccezione.

Come spiega Il Fatto Quotidiano la regina Elisabetta prepara sempre personalmente i suoi discorsi, persino quelli natalizi. Naturalmente il suo staff si prodiga in consigli sulla stesura del testo, ci sarebbe anche una collaborazione con Downing Street e persino un “correttore di bozze” d’eccezione, il principe Filippo. Simon Lewis, ex segretario del principe, ha rivelato a Sky News che il vivo, vegeto e vispo Filippo avrebbe l’abitudine di leggere i discorsi della moglie in anteprima e dare la sua opinione. Lewis ha dichiarato: “La regina non legge mai un discorso alla cieca ma lo prepara e lo controlla più volte personalmente per assicurarsi che il messaggio sia fedele alle sue intenzioni. E potrebbe aver chiesto anche in questo caso al marito Filippo di dare un’occhiata alle sue parole” e ha aggiunto: “Lo ha sempre fatto prima delle trasmissioni annuali del giorno di Natale. Ciò che abbiamo ascoltato è assolutamente autentico, è la voce della regina”. Lewis ha poi concluso: “Lei vuole essere soddisfatta al 100% del tono e dei messaggi, ciò che dice deve essere assolutamente perfetto e Filippo sa consigliarla per raggiungere questo obiettivo”.

Il Fatto Quotidiano ci informa che qualcuno avrebbe addirittura pensato che il discorso della regina Elisabetta avesse come scopo quello di informare della morte del principe consorte. Ripetiamo, invece, che il duca di Edimburgo è vivissimo e lotta insieme a noi. Un altro dettaglio da non sottovalutare durante i discorsi di Sua Maestà è l’abbigliamento. Ogni colore, ogni gioiello è un simbolo e come tale nasconde un messaggio facilmente interpretabile. Per l’annuncio del 5 aprile la regina Elisabetta ha sfoggiato un abito di seta verde. L’accostamento con la speranza è ovvio, ma non è il solo a cui possiamo pensare. Avrete notato che quel verde ha una sfumatura ben precisa, la stessa dei camici indossati dai medici e dagli infermieri.

La sovrana mostra la sua vicinanza a quanti stanno combattendo (e disgraziatamente morendo) in prima linea per salvare delle vite. Lo fa anche senza usare le parole, attraverso un vestito e dei gioielli. Questi ultimi ci comunicano ulteriori messaggi. La collana e gli orecchini di perle potrebbero essere un emblema di eleganza, ma soprattutto della sobrietà e della calma che non si dovrebbero perdere mai (facile a dirsi). Tuttavia ci interessa in particolare la spilla indossata dalla regina Elisabetta. Un turchese della stessa tonalità dell’abito circondato da diamanti. Sua Maestà lo porta solo in occasioni speciali e l’ultima volta è stata nel 2014. Il gioiello apparteneva alla regina Mary, che lo ricevette come dono di nozze nel 1893.

Come rivela Il Fatto Quotidiano ci potrebbe essere anche un altro retroscena legato alla spilla. A quanto pare la sorella della sovrana adorava i turchesi e ne aveva una parure completa di diadema. A questo aggiungiamo che la regina Elisabetta ha voluto ricordare la principessa Margaret tornando con le parole e il pensiero al discorso che entrambe rivolsero ai bambini sfollati nel 1940.

Non è impossibile che la regina abbia voluto omaggiare la sorella, renderla in qualche modo protagonista di questo momento. Proprio Margaret che ha conosciuto l’infelicità e l’invidia causata da un destino che ha scelto per lei una vita all’ombra della regina Elisabetta.

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