Interstellar, così Anne Hathaway stava morendo di ipotermia

Interstellar è forse il film più ambizioso di Christopher Nolan, ma la sua lavorazione ha portato una delle protagoniste a rischiare la vita per ipotermia

Interstellar, così Anne Hathaway stava morendo di ipotermia

Interstellar è il film firmato da Christopher Nolan che andrà in onda questa sera alle 20.59 su 20 Mediaset. La pellicola vede come protagonisti gli attori Matthew McConaughey e Anne Hathaway alle prese con una trama fantascientifica che ha avuto bisogno di un vero fisico per essere "credibile".

Interstellar, la trama

Il XXI secolo della Terra immaginata da Christopher Nolan è un periodo storico funesto, dove l'umanità è costretta a vivere in un mondo vessato da violente e costanti tempeste di sabbia, davanti a istituzioni che sono sempre pronte a negare le proprie responsabilità e la deriva negativa del pianeta. Ma proprio durante una delle tante tempeste l'ex ingegnere della Nasa Joseph Cooper (Matthew McConaughey) scopre nella camera della figlia Murph (Mackenzie Foy) una sorta di codice cifrato su delle strisce di sabbia. Incuriosito dall'evento e deciso ad andare in fondo alla questione, Joseph finisce con l'imbattersi in un centro della Nasa top secret, guidato da Amelia Brand (Anne Hathaway) dove l'uomo scopre l'esistenza di un passaggio spazio-temporale vicino a Saturno, in prossimità di un buco nero. Per Joseph inizierà così una vera e propria odissea nello spazio, per risolvere la cosiddetta Teoria del tutto. Mentre suo padre è nello spazio - dove il tempo scorre in modo diverso - la piccola Murph è ormai diventata una donna (interpretata da Jessica Chastain) e viene a conoscenza di un segreto che cerca di comunicare a padre per salvarlo da un destino che appare terribile. Ma forse, per Joseph, è già troppo tardi.

Così Anna Hathaway ha rischiato l'ipotermia

Come anche nel caso del più recente Tenet, con Interstellar Christopher Nolan ha realizzato un film cervellotico, in cui allo spettatore non si chiede solamente di starsene seduto a fruire di un prodotto di intrattenimento, ma anche di seguire le spiegazioni legate al mondo della fisica e di stare al passo con quello che i personaggi raccontano. Il materiale alla base della sceneggiatura di Interstellar era così complicato che il regista Christopher Nolan chiese l'aiuto di un vero astrofisico. Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, infatti, venne ingaggiato lo scienzato Kip Thorne, che pose come condizione per la sua collaborazione il rispetto di due regole. La prima era che il film non doveva andare contro leggi della fisica ben stabilite. La seconda, invece, prevedeva che ogni speculazione che il film potesse far emergere doveva venire comunque dall'ambito scientifico e non dall'immaginazione del regista. Tuttavia al di là dei problemi legati alla messa in scena di un film fantascientifico di tale portata, Interstellar dovette affrontare anche sfide più concrete. Una delle più pericolose riguardò la protagonista Anne Hathaway.

Come viene riportato dal The Telegraph lavorare con Christopher Nolan portò l'attrice ad essere molto stressata durante la lavorazione. Dal momento che Anne Hathaway interpreta nel film una dei quattro astronauti che viaggiano nello spazio, l'attrice passava gran parte del suo tempo "costretta" a recitare sospesa con delle imbracature, galleggiando a mezz'aria e soffrendo di cinetosi (la malattia del movimento, come può essere ad esempio il mal di mare). Ma la sfida più difficile per l'attrice fu immergersi nell'acqua ghiacciata dell'Islanda: l'esperienza la portò vicina all'ipotermia e alla convinzione che sarebbe morta mentre girava il film.

Lo ha raccontato lei stessa in un'intervista con il The Telegraph, in cui ha detto: "C'è una scena in cui il mio personaggio viene immerso in acqua e intrappolato. Perciò sono andata sott'acqua aspettandomi che, anche se non avrei provato calore, almeno sarei stata all'asciutto. Ma dopo appena dieci secondi la mia tuta subacquea era completamente piena d'acqua. Non sapevo cosa stesse accadendo o il perché, ma mi sembrava che tutti stesso soffrendo il freddo perciò non ho detto niente. Mi chiedevo:'Quanto potrà durare?' Be', è durato. E a un certo punto tutto ha cominciato a formicolare e non potevo sentire niente e le cose cominciavano a farsi sfocate intorno ai bordi. A quel punto ho pensato che Chris sarebbe stato più infastidito dalla mia morte per ipotermia che dal mio parlare di quello che stavo passando e dover ritardare le riprese di cinque minuti. Così ho buttato al vento la cautela e gli ho detto quello che stava succedendo e lui ha detto: 'Okay, abbiamo finito. Andiamo.' Io avevo davvero molto, molto freddo, ma non è che Chris mi abbia mandato a scaldarmi.

Gli imbranati non durano mai molto nei suoi set." Dopo essere uscita dall'acqua Anne Hathaway scoprì che una zip della sua tuta era rimasta leggermente aperta e questo aveva permesso all'acqua ghiacciata di entrare e di condurla a un passo dall'ipotermia.

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