C’è stato un tempo in cui Lady Diana credette davvero di poter superare gli ostacoli che si erano frapposti tra lei e la felicità del matrimonio con il principe Carlo. La ferma convinzione era, forse, frutto di una parziale ingenuità giovanile e della speranza che vuole sopravvivere persino di fronte alla realtà. Camilla Shand era il cruccio principale della principessa di Galles. Il vero amore di Carlo, la donna mai dimenticata, insostituibile, il paragone contro cui tutte le altre sparivano. Anche Diana, seppur bellissima nei suoi 20 anni. La famiglia reale, ricorda il sito Tpi, non vedeva di buon occhio Camilla, sposata e forse giudicata poco adatta a sedersi sul trono d’Inghilterra. Carlo doveva sposare Diana, la ragazza che sarebbe stata educata per diventare regina. Le cose, però, andarono diversamente.
Il principe di Galles non riuscì a stare lontano da Camilla, iniziò a tradire la moglie, a trascurarla e lei lo ripagò con la stessa moneta. Camilla era sempre tra loro, fin dal giorno delle nozze, nascosta tra gli invitati: “un matrimonio un po’ affollato” avrebbe detto Diana in una storica intervista-scandalo alla BBC nel 1995. Si dice che fu proprio Camilla a spingere Carlo tra le braccia dell’erede degli Spencer, sembra per mettere a tacere i pettegolezzi su quell’amore proibito. Diana, però, non accettò a lungo quella scomoda situazione. Si rifiutò di tacere in nome del decoro della famiglia reale e imparò a rispondere alle umiliazioni come meglio poteva, con le armi a sua disposizione. Una di queste era l’invettiva, che rappresentava uno scudo nei confronti di un tradimento intollerabile e contro il quale Lady Diana si trovò del tutto indifesa.
La principessa iniziò, così, a riferirsi all’odiata rivale con un nomignolo cattivo, pieno della rabbia e della frustrazione che provava: “Rottweiler”. Il motivo per cui Diana scelse proprio quel nome lo spiega una delle sue migliori amiche, Simone Simmons: “Il soprannome di Rottweiler le fu dato perché assomiglia a un cane e perché, una volta affondati i denti dentro qualcuno, non lo avrebbe mai lasciato andare”.
Tpi, però, sottolinea che anche Camilla aveva trovato un soprannome poco edificante per Lady Diana. La chiamava, infatti, “mucca pazza”. Una guerra senza esclusione di colpi tra due donne di grande temperamento che si contendevano la felicità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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