Lorenzo Loris, dobbiamo davvero riconoscerlo, è uno dei più intelligenti e appassionati artigiani del teatro italiano degli ultimi anni. Da tempo si dedica alla riscoperta della drammaturgia italiana di qualità. Soprattutto quella di Alberto Moravia, Italo Calvino e Mario Soldati. Eccolo dunque, sempre coerente e sempre uguale a se stesso, avventurarsi dopo La vita è gioco, Il dio Kurt e La cintura, in questa nuova produzione. Si cimenta infatti con il forbito L'angelo dell'informazione di Moravia. Dove un marito e una moglie disputano tra loro, lui si chiama Matteo e lei Dirce. Dirce ci ricorda la maga Circe, ma ricorda anche il nome della protagonista del romanzo La noia, Cecilia. Dirce però è l'esatto contrario di Cecilia. Perché Cecilia mente da sempre al suo amante Dino, mentre Dirce ha smesso da tempo di mentire. Matteo è un giornalista, un intellettuale. È in lui che trapela il pensiero di Moravia: «tu - dice alla moglie - continui a mentire coprendo la verità con un mucchio di informazioni e dettagli inutili e inesistenti». Questa è una commedia che vive su un classico tema moraviano: la gelosia. In questo spettacolo recitano in modo assai stralunato tutti gli interpreti.
Silvia Valsesia, Antonio Gargiulo e Daniele Gaggianesi sono troppo didascalici, pazzi e allucinati per essere veri. Ottimo invece il lavoro di Loris sia dal punto di vista drammaturgico, sia da quello registico. Successo.L'ANGELO DELL'INFORMAZIONE - Milano Teatro Out-Off.
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