L'uomo dei sogni, il vero scandalo dietro il film con Kevin Costner

L'uomo dei sogni è una pellicola ispirata a un vero e proprio scandalo che investì il mondo del baseball a causa di alcune gare truccate

L'uomo dei sogni, il vero scandalo dietro il film con Kevin Costner

L'uomo dei sogni è il film che va in onda questa sera alle 21.09 su La5 e che è tratto dal libro Shoeless Joe di W.P. Kinsella, a sua volta ispirato alla vera storia dello scandalo che nel 1919 travolse la squadra di baseball dei Chicago White Sox.

L'uomo dei sogni, la trama

Ray Kinsella (Kevin Costner) è un uomo che lavora come agricoltore e vive insieme alla moglie Annie (Amy Madigan) nelllo stato dell'Iowa. Una sera, mentre cammina rilassato tra le piante di granturco del campo dietro casa sua, Ray viene raggiunto da una voce che dice: "se lo costruisci, lui tornerà". Convinto di aver sognato, l'uomo non da seguito a quanto ascoltato, ma quando la frase lo raggiunge di nuovo, Ray capisce di dover fare qualcosa. Sotto lo guardo incredulo della moglie e della figlia Karin (Gaby Hoffman), Ray costruisce un campo di baseball dietro casa sua. Ed è proprio qui che si presenta, un giorno, Shoeless Joe Jackson (Ray Liotta), insieme ad altri sette giocatori dei White Sox di Chicago, che sono stati "condannati" per aver venduto una partita delle World Series. La voce torna poi a sussurrare all'orecchio di Ray, chiedendogli di lenire il dolore di qualcuno. È così che Ray si mette in contatto con lo scrittore Terence Mann (James Earl Jones) e Achibald "Moonlight" Graham, tutti legati a John Kinsella (Dwier Brown), padre di Ray, e scomparso da anni dalla vita del figlio.

Lo scandalo delle World Series

La produzione della pellicola credeva così tanto nella riuscita di L'uomo dei sogni da costruire un vero e proprio diamante - forma tipica del campo del baseball americano - in una vera fattoria di Dyersville, in Iowa. Secondo quanto riportato dal sito dell'Internet Movie Data Base quando le riprese finirono la famiglia proprietaria della famiglia decise di tenere il "diamante" e aggiungere un piccolo chiosco dove vendere souvenir dai prezzi economici. Ancora oggi i turisti possono recarsi sul campo e giocare a baseball, in modo totalmente gratuito, nel periodo che va da aprile a novembre. La scelta dello studio di produzione di creare un vero e proprio campo alle spalle di una fattoria realmente esistente era dovuta alla scelta di dare al film un'aurea il più verosimile possibile. Questo perché L'uomo dei sogni si collega a un vero scandalo che, all'inizio del Novecento, sconvolse il mondo delle World Series.

Com ricostruisce Il Post, nel 1919 il mondo del baseball era pronto a tornare ai vecchi sfarzi, coi campioni di baseball pronti a tornare sul campo dopo aver combattuto nella Prima Guerra Mondiale. In questa nuova stagione delle World Series, i Boston Red Sox, i New York Giants, i Philadelphia Athletics e i Chicago White Sox sono le quattro teste di serie più quotate per vincere il campionato. Tuttavia alcuni problemi economici costrinsero i Red Sox a vendere il campione Babe Ruth agli Yankess di New York, di fatto tagliando le gambe a ogni possibilità di vittoria, mentre la squadra di Philadelphia incappò in una stagione pessima. I White Sox, che già avevano vinto il campionato nel 1917, erano dunque dati per favoriti dagli esperti dell'epoca, nonostante nella squadra aleggiasse un sentimento di malcontento dal momento che il proprietario della squadra, Charles Comiskey, tendeva a sottopagare i suoi giocatori.

Fu in questo clima che otto giocatori dei White Sox si fecero pagare per non vincere le finali del campionato. Secondo quanto si legge nella ricostruzione fatta dallo storico David Pietrusza nel suo libro, la figura di spicco dello scandalo fu Arnold Rothstein, un boss della criminalità legata al gioco d'azzardo e al proibizionismo. Nel 1919 gli emissari di questo boss della mala ebraica si accordarono con Chick Gandil e Eddie Cicotte e in breve tempo si sparse la notizia che le World Series di quell'anno sarebbero state truccate. Ben presto i due giocatori dei White Sox vennero persuasi a coinvolgere altri colleghi nella truffa e fu così che si unirono Fred McMullin, Claude “Lefty” Williams, George Weaver, Charles Risberg, Oscar Felsch e “Shoeless” Joe Jackson.

Quando venne a galla quello che stava succedendo si iniziò con le inchieste, ma nel 1921 a causa di alcune ritrattazioni la giustizia non riuscì a fare il proprio corso e gli indagati vennero rilasciati. I dirigenti del baseball, però, non furono così "gentili" e gli otto dei White Sox vennero esiliati a vita dal mondo del baseball.

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