Shouwa Tennou Monogatari, «Storia dell'imperatore Showa», è il titolo originale dell'opera Imperatore del Giappone (di Junichi Nojyo, Kazutoshi Hando e Issei Eifuku), che Ippocampo porta in Italia entrando così nel mondo dei manga offrendo uno splendido affresco della vita di Hirohito (1901-89). La serie, realizzata per celebrare i 30 anni dalla morte del sovrano nipponico, rappresenta il primo adattamento grafico del più lungo regno di un imperatore giapponese, ben 62 anni. Vero e proprio fenomeno editoriale in patria, la serie Shouwa Tennou Monogatari ha consacrato Junichi Nojyo come uno dei più grandi mangaka viventi.
La figura dell'imperatore Hirohito inizia a essere raccontata grazie al pretesto narrativo dell'incontro tra lo stesso e il generale Douglas MacArthur, in cui quest'ultimo si stupisce della «presenza» morale del giapponese e della sua volontà di assumersi ogni responsabilità di ciò che era stato in guerra, salvando così il proprio popolo fatti che portano il Generale a voler sapere tutto sulla sua vita. Si apre così la narrazione, attenta, ritmata, romantica della vita del giovane Hirohito, con l'arrivo nella casa reale della governante Taka Adachi, che sin dal primo incontro con il piccolo «Michi», percepisce l'incanto e anche la distanza che c'è tra lui e il resto dell'universo che lo circonda. Infatti il piccolo sembra avere uno sguardo altro sul mondo, che gli permette di vivere in modo più profondo e critico ciò che osserva.
Il tratto di Junichi Nojyo è ammaliante, e nella sua elegante «semplicità», conquista con un realismo che trapassa la pagina per entrare nel cuore del lettore. La combinazione tra sceneggiatura e immagine diventa così una danza perfetta in cui perdersi e lasciarsi trasportare.
Se Hirohito e il suo candore sono il punto cardine dei suoi primi anni, altrettanto importanti e splendidamente resi lo sono i personaggi che gravitano attorno a lui, a cominciare dai suoi docenti che lo dovranno preparare al futuro ruolo passando per i militari, che temono lezioni troppo filosofiche e di «cuore» verso il popolo, ambendo a un capo di Stato forte, più di un soldato giapponese. Nascono così lotte intestine, strategie e scontri tra figure istituzionali e culturali, tra pensieri differenti che alle spalle di Hiroito muovono fili e scenari.
Eppure il giovane non sembra cedere né alle lusinghe del suo status, né alle
macchinazioni che a volte intravede, restando sempre molto centrato e colpendo per la sua straordinaria capacità di andare oltre, magnetizzando e stupendo i suoi interlocutori, con l'aura di «chi sa già tutto» in cuor suo.
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