Venerdì 30 maggio, Marco Carta veniva arrestato insieme all’amica Fabiana Muscas per il furto di sei magliette del valore di 1200 euro, ma il padre della donna si è detto certo che la figlia sia assolutamente innocente.
Se il cantante è stato rilasciato in attesa del processo, la Muscas, che lavora come infermiera al Brotzu, è in carcere e a parlare per lei attraverso le pagine de L’Unione Sarda, ci ha pensato il padre, convinto dell’estraneità della figlia. “Mia figlia si è presa la responsabilità per salvare lui – ha dichiarato l’uomo, pensionato di 87 anni, che ha ammesso di non essere a conoscenza dell’incontro che doveva avvenire tra Fabiana e Marco Carta a Milano - . Abita con noi, è in ferie e non è ancora rientrata. Per quel che sapevamo doveva andare a Roma a incontrare alcuni amici, è partita venerdì. Doveva restare lì una settimana".
La 53enne, invece, pare abbia modificato i programmi e deciso di raggiungere il cantante sardo nel capoluogo lombardo. “Forse ha raggiunto Carta. Non sapevamo nulla. È sua amica da anni, oltre a essere sua fan. Frequenta la sua casa, le sorelle – ha aggiunto ancora il padre della Muscas - .Non so come si siano conosciuti”.
Nonostante i fatti, però, il signore ha descritto la figlia come una “ragazza riservata e onesta”, e ribadito che la sua è una “famiglia di persone oneste e lavoratrici”. Certo che Fabiana Muscas si sia addossata la responsabilità di quanto successo per salvaguardare la reputazione e l’immagine di Marco Carta, il padre spera che la giustizia possa fare il suo corso.
Ma a seguito delle dichiarazioni dell’uomo, è intervenuto l’avvocato Simone Ciro Giordano, che assiste il cantante e che ha sottolineato l’assoluta infondatezza delle dichiarazioni del padre della Muscas: “Non so come faccia a dire che tutto è stato scaricato sulla figlia per salvare Carta. Lei ha confessato”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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