Uno dei passaggi più drammatici dell’intervista a Harry e Meghan Markle si concentra sul racconto della depressione della duchessa e sui suoi pensieri suicidi. “Non volevo più vivere” ha dichiarato senza mezzi termini l’ex attrice. Una frase terribile, risultato, secondo la coppia, della pressione mediatica e dell’indifferenza dimostrata dalla royal family. Sembra che solo una persona, a parte il duca di Sussex, abbia compreso davvero la gravità del problema di Meghan Markle.
Si tratterebbe della psicoterapeuta che l’ha guidata in un percorso di rinascita. La stessa che aiutò Lady Diana negli anni più tormentati del suo matrimonio, Julia Samuel. A rivelare l’indiscrezione è il Daily Mail, indagando su una frase che Meghan Markle ha detto durante uno stralcio, non andato in onda, dell’intervista. La duchessa ha confessato di aver contattato, insieme al principe Harry, “un’amica della madre di mio marito”. Ai tabloid non è occorso molto tempo per capire chi potesse essere questa donna misteriosa.
La dottoressa Samuel è stata rintracciata dai giornali, ma non ha voluto né confermare, né smentire il suo rapporto con i Sussex (atteggiamento molto professionale). Tuttavia gli indizi che portano fino a lei non sono pochi, né trascurabili. Julia e Lady Diana si incontrarono per la prima volta nel 1987. Oltre a un rapporto psicoterapeuta paziente nacque anche una solida amicizia. Infatti le due sono state fotografate insieme molte volte e pare che la Samuel sia diventata un punto d’appoggio, una confidente leale per la principessa del Galles. Uno degli scatti più famosi, per esempio, le ritrae a Wimbledon.
L'amicizia tra la psicoterapeuta e la royal family è così forte che il duca di Cambridge e Kate Middleton hanno voluto che Julia fosse una delle madrine di battesimo di Baby George. La Samuel è molto presente nella vita del principino, lo conosce bene, tanto da aver dichiarato che il piccolo ha ereditato il senso dell’umorismo della nonna. A luglio 2020, nel podcast How to Fail, La dottoressa ha raccontato che regala a George “giocattoli impossibili, che sono davvero rumorosi e richiedono un sacco di tempo per essere assemblati”. Per un motivo semplicissimo. Si tratta di una tradizione inaugurata da Lady Diana con il figlio di Julia, di cui era madrina.
Un dettaglio piccolo per far capire quanto è profondo il legame tra la psicoterapeuta e i figli della principessa Diana. Non solo.
Insieme al principe William la Samuel si occupa di un’associazione che si prende cura dei bambini con malattie mentali, The Child Bereavement Charity. Sarà lei l’aiuto su cui Meghan Markle ha potuto contare? Gli indizi ci sarebbero tutti.
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