Meghan Markle potrebbe diventare una testimone chiave nel processo che vede imputato il principe Andrea, coinvolto nello scandalo Epstein e accusato di aver stuprato per tre volte Virginia Giuffre.
Meghan testimone d’accusa?
Il principe Andrea ha provato a schivare le accuse di stupro formulate da Virginia Giuffre fino all’ultimo. La scorsa estate si è rifugiato dalla madre, a Balmoral, pur di non ricevere la notifica delle accuse a sue carico. Di recente avrebbe cercato di tenere la Regina e il principe Carlo all’oscuro dei dettagli riguardanti la sua strategia di difesa, benché secondo i tabloid sia proprio Sua Maestà a pagare le spese legali del figlio. Ora il Daily Beast ci informa di un nuovo colpo di scena in questa intricata e torbida vicenda. I legali di Virginia Giuffre vorrebbero chiamare a testimoniare Meghan Markle nel processo contro il principe Andrea.
“È qualcuno su cui possiamo contare per raccontare la verità. Di lei ci fidiamo”, dichiara l’avvocato della Giuffre, David Boies. Ma perché proprio la duchessa di Sussex dovrebbe ritrovarsi nella controversa posizione di testimone d’accusa dello zio di suo marito? Per prima cosa Meghan e il principe Harry vivono negli Stati Uniti dove, spiega Boies, “abbiamo giurisdizione”. Il principe Andrea, in quanto membro della royal family britannica, non può essere chiamato a difendersi a New York. Ma ciò non basta. Meghan ha frequentato il duca di York “almeno per un certo periodo di tempo” e “potrebbe sapere cose molto importanti”, continua Boies. La duchessa potrebbe avere informazioni rilevanti su abitudini e carattere del figlio della Regina con una certa attendibilità.
La foto “incriminata”
Gli inquirenti vogliono vederci chiaro anche per quel che riguarda la foto che ritrae il principe con Virginia Giuffre. Non sarebbe improbabile se lo scatto fosse stato una sorta di “assicurazione sulla vita” di Ghislaine Maxwell ed Epstein. Ovvero, non è da escludere che Andrea non sapesse nulla degli affari loschi dell’imprenditore e della sua complice e che quella foto sia stata fatta proprio per renderlo ricattabile. Un bersaglio vulnerabile da usare in caso di necessità. La foto, infatti, è il vero punto debole del duca di York.
Basta tutto questo per giustificare il coinvolgimento di Meghan Markle nei guai del principe Andrea? Dipende dalla prospettiva. La duchessa ha conosciuto lo zio del principe Harry, è naturale, ma ciò non significa che il loro rapporto sia diventato confidenziale a tal punto da consentire a Meghan di venire a conoscenza di dettagli compromettenti. Anzi, è probabile l’esatto contrario. Da un punto di vista più realistico la moglie del duca di Sussex dovrebbe aver mantenuto delle rispettose ma cordiali distanze dal principe Andrea. La loro potrebbe essere una conoscenza più superficiale di quanto ipotizzato dal legale della Giuffre.
Ipotizziamo, comunque, che Meghan Markle sappia qualcosa di utile alle indagini. Scomoda posizione. Se dicesse la verità di fronte a un giudice, la regina Elisabetta non glielo perdonerebbe mai. Lo scandalo sarebbe planetario. Tutti si chiederebbero perché Meghan non abbia parlato prima, proprio lei che ha scelto di lottare in nome dei più deboli, delle donne, delle minoranze. Tuttavia, se scegliesse di mentire per salvare Andrea dal processo e se stessa dall’ira della royal family, non solo potrebbe essere accusata di falsa testimonianza, ma il suo ruolo di attivista non sarebbe più credibile.
Insomma, comunque la mettiamo, se la duchessa di Sussex venisse chiamata a testimoniare, si troverebbe nelle sabbie mobili di un guaio gigantesco. Boies non esclude nemmeno un’ipotetica testimonianza del principe Carlo: “Chiederemo una o due deposizioni di persone vicine ad Andrea, che sono a conoscenza delle sue azioni. Queste potrebbero comprendere la sua ex moglie, ma anche il fratello”. Difficile che Carlo accetti di deporre contro Andrea e, più in generale, di essere trascinato in questa storia.
L’avvocato, però, ha chiarito che la possibilità di ascoltare una deposizione di Meghan e di Carlo è “una delle ipotesi che stiamo prendendo in considerazione, ma non abbiamo ancora preso una decisione”. Pericolo scampato. Per ora.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.