È un vero proprio tornado di irriverenza quello di Ornella Vanoni. La celebre cantante, intervista a "Un giorno da Pecora", la trasmissione di Radio Uno, parla di musica, ricorda aneddoti della sua carriera ma, soprattutto, racconta il suo punto di vista sulla probabile partecipazione di Mina, come direttore artistico a Sanremo 2020.
"Mina nuovo direttore artistico di Sanremo? Non mi piace come idea, bisogna partecipare, essere presenti, essere li. Certo, Mina lo può fare da casa sua, ma mi sembrerebbe strano – afferma-. Magari accettano perché comunque sarebbe un fatto clamoroso, ma non lo trovo giusto. Io e Mina siamo state amiche, ora non ci vediamo da un po’ di tempo. Ha provato ad insegnarmi a giocare a carte ma non è ma riuscita nell’intento. Le carte mi cadono dalle mani, è un fatto genetico. E poi mi annoio, preferisco leggere."
E interrogata sulla carriera di Mina, afferma: "La canzone a cui sono legata di più? Forse ‘Grande Grande’. Quella non la cantai, anche quando mia madre mi disse che sarebbe stato un grande successo – continua Ornella Vanoni -.
Le risposi: mamma, ma 'Grande Grande' si capisce cosa vuol dire, non capisci che è volgare?" Sulla canzone invece che ha sempre desiderato afferma: "Se avessi incontrato Gino Paoli 20 minuti prima avrei fatto 'Il cielo in una stanza', l'ha cantata prima Mina, lui ancora non mi conosceva. È stato il mio grande amore Ma non voglio più parlarne: a me chiedono sempre di lui, e a lui mai di me".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.