"Se volete un esempio di giornalismo becero e di sensibilità sotto le scarpe, ve ne mostro uno che dovrebbe fare scuola". Così un mese fa la blogger Selvaggia Lucarelli bollava un mio articolo che sottolineava l’ipocrisia della Rai che, mentre da una parte escludeva le ragazze di Miss Italia in nome del rispetto delle donne, dall’altra chiamava a partecipare a “Ballando con le stelle“ Lea T, modella donna nato uomo, per suscitare clamore. Articolo che nulla aveva di irrispettoso nei confronti di Lea Cerezo.
Nelle ultime ore si sono verificati due fatti. Il primo: si è saputo che Selvaggia Lucarelli dovrà rispondere in tribunale alla querela per diffamazione presentata da una concorrente di Miss Italia del 2010 da lei additata come transessuale, facendo nome e cognome. Un caso che creò molto subbuglio in quell’edizione. La ragazza scoppiò a piangere in diretta. E commentò: «È una cattiveria che psicologicamente ti può devastare». E poi partirono le querele. Il secondo fatto: Piero Marrazzo, ex governatore della regione Lazio che lasciò la carica a seguito dello scandalo sulle sue frequentazioni transessuali, ha scelto la sottoscritta “becera“ giornalista e la testata “Il Giornale“ per rilasciare la sua prima intervista per raccontare il suo ritorno in televisione (dal 13 novembre su Raidue).
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