"Dopo Morgan non è una rivincita. Da stasera parte un'altra sfida"

Bugo in gara con il brano "E invece sì". "Giovedì canto Battisti con i Pinguini Tattici Nucleari"

"Dopo Morgan non è una rivincita. Da stasera parte un'altra sfida"

Stasera entra dall'altra parte. L'anno scorso era uscito di lato mentre Morgan deragliava sul palco dell'Ariston. Stasera la scena è tutta sua, sua di Cristian Bugatti in arte Bugo, uno dei pochi artisti «indie» che sia rimasto «indie» anche a Sanremo. Canta E invece sì, che potrebbe anche diventare un bell'hashtag sui social. «La vita l'ho sempre presa di petto», spiega lui, 48 anni, capelli appena brizzolati. L'ha sempre presa di petto, ma senza fuggire. «L'anno scorso si dice che io sia scappato dal palco, ma chi scappa di solito corre. Io sono uscito dal palco lentamente». Adesso ci rientra con lo stesso orgoglio.

Qualcuno diceva che Bugo sarebbe sparito. E invece no.

«Questo brano contiene molti punti fermi della mia mentalità».

Ad esempio?

«La forza dell'immaginazione. E l'attaccamento ai miei modelli, non solo musicali. Non a caso cito Ronaldo ma anche Celentano e Ringo Starr, che sono riferimenti decisivi per me e le mie passioni. Non a caso nella serata delle cover ho scelto di cantare Un'avventura di Lucio Battisti con i Pinguini tattici Nucleari. Con Vasco e Adriano, Lucio fa parte della mia trinità musicale».

Il video di Bugo e Morgan a Sanremo è stato il più visto del 2020.

«Sul palco c'erano due modi diversi di prendere la vita. Il mio è di avere sempre buona fede e grande dignità. Se avessi fatto una grande trashata come la sua, forse la gente non mi amerebbe come mi ama».

Lei ne ha sofferto?

«Perdere un amico è sempre un motivo di grandissima sofferenza per me».

Ma dopo non vi siete più sentiti? Neanche un messaggio?

«Mi messaggio solo con le persone che stimo e certe cose non sono rimediabili».

Venerdì esce anche il suo disco.

«Si intitola Bugatti Cristian».

Ma come, quello dell'anno scorso si intitolava Cristian Bugatti.

«Ho ribaltato nome e cognome come se fosse una ripartenza. L'album nuovo contiene le stesse canzoni del penultimo disco più cinque inediti che ho scritto e rimesso a posto soprattutto durante il periodo del lockdown».

Con il «caso Irama» l'ombra del Covid è già arrivata anche sul cast dei Big in gara.

«In realtà mi ha già toccato pesantemente perché per quella malattia ho perso un mio amico coetaneo. Ho un bimbo di quattro anni e con mia moglie seguiamo sempre tutti i protocolli. Il virus è una questione enorme, molto più grossa di Sanremo».

Però Bugo riparte da qua.

«È semplicemente una nuova sfida, non è certo un riscatto. Un riscatto da cosa, poi?» PG

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