A un certo punto dei suoi 89 anni, Leo Sharp, floricultore amante dei gigli gialli, capì che i soldi stavano finendo: non si sarebbe più potuto divertire con le ibridizzazioni, le fiere botaniche, i cataloghi colorati dei fiori. Nella sua aziendola, però, lavoravano certi messicani, conoscenti di Chapo Guzman, capo del cartello messicano della droga: perché non far incontrare il vecchio, leggermente demente e a corto di quattrini, e il boss in cerca di corrieri, distributori e spacciatori incensurati? In fin dei conti, anche la coca è una pianta che fa contente le persone... Proprio come i gigli colorati di Leo, arruolato dal cartello di Sinaloa come «mulo», un corriere capace di trasportare cocaina per 3 milioni di dollari: tanta ne aveva, il nonno, quando fu arrestato il 21 ottobre 2011, mentre scorrazzava su e giù nel Michigan, tra Kalamazoo e Jackson, a bordo d'un camioncino Lincoln. Da mesi, infatti, l'agente speciale della D.E.A. Jeff Moore stava addosso, con la sua squadra di Detroit, a Tata, l'insospettabile orticultore il cui nomignolo abbrevia Grandfather, nonno, in spagnolo, la lingua dei narcotrafficanti messicani. E in mezzo a Gordito, Primo, Cuatro, Viejo, c'era pure lui, il «mulo» più vecchio del mondo. Il quale, prima di diventare un criminale, era stato un veterano della Seconda Guerra mondiale, decorato con la croce di bronzo. Senza contare che la sua varietà di gigli Don King è ufficialmente registrata nella American Hemerocallis Society: quando si dice la passione per le piante...
Su una storia vera del genere, una storia criminale tutta americana, naturalmente si è tuffato a pesce Clint Eastwood, che impersonerà l'indomito vecchio (ribattezzandolo Earl Stone) nell'erigendo film da lui diretto, intitolato The Mule, il mulo. Stando a Variety, nel ruolo dell'agente federale insospettito da quel nonnetto che guidava sempre solo, una bottiglia di latte sul sedile e l'immancabile sosta da «Steak 'n Shake» per ordinare patatine fritte e frullato, ci sarà Bradley Cooper, ora in trattative. Va detto però che Cooper è attualmente molto impegnato: sta infatti ultimando la sua versione di È nata una stella, suo esordio alla regia in cui lo vedremo anche in veste di protagonista accanto a Lady Gaga. In più, sembrerebbe diversi progetti in cantiere e perfino un già annunciato secondo lungometraggio da regista (un biopic sul compositore Leonard Bernstein). Comunque se accettasse sarebbe un colpo per i due, che cercavano un'occasione per tornare insieme dai tempi di American Sniper, un successo diretto da Clint e interpretato da Cooper.
Il gancio l'ha fornito un articolo di Sam Dolnick, pubblicato nel 2014 sul New York Times Magazine, che ricostruisce la carriera del leggendario «mulo», da floricultore premiato a corriere di coca, condannato a tre anni di prigione, scontandone uno: personaggio perfetto per Clint, amante di luci e ombre a stelle e strisce. L'età, poi, 90 anni, è la stessa del «mulo».
Le tante primavere non rallentano la leggenda di Hollywood: di recente, dopo aver incassato una nomination agli Oscar con American Sniper, ha diretto il biopic Sully e il thriller 15:17 Attacco al treno. Tre film simili, ispirati a storie vere di gente comune in circostanze straordinarie. Nel caso di Attacco al treno, Eastwood è andato così oltre, nella ricerca di autenticità, da arruolare nel cast i veri eroi di quella vicenda.
The Mule, prodotto da Warner Bros, con Imperative Entertainment è scritto da Dave Holstein, che ha rivisto la sceneggiatura stesa di Nick Schenk, autore dello script di Gran Torino. Sono sei anni, dai tempi di Di nuovo in gioco, che la star non interpreta un film: forse sarà la sua apparizione definitiva.
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