"È molto triste ciò che sta succedendo e lo ritengo tremendamente ingiusto nei miei confronti e della mia Congregazione, nei riguardi di tutte le donne che subiscono violenze gravi come lo stalking e della Polizia Italiana che di certo non si attiverebbe per un semplice selfie. Le cose sono andate in modo totalmente diverso rispetto a quel che è stato descritto, ma al momento per segreto istruttorio non posso e non voglio parlarne, anche per non alimentare ulteriori strumentalizzazioni". È quanto precisa Suor Cristina all'Ansa in merito alla vicenda che l'ha vista vittima nei giorni scorsi in un episodio di stalking che ha portato alla denuncia e all'arresto di un 42enne di nazionalità belga.
L'uomo, ormai da più di un anno, inviava messaggi sempre più spinti e insistenti alla vincitrice della seconda edizione di The Voice. Bloccato davanti al convento dove vive Suor Cristina a Milano, si è giustificato dicendo che voleva "solo un selfie".
"Preciso che le notizie riportate e circolate in questi giorni sono ben lontane da ciò che è effettivamente accaduto (che non è possibile ufficializzare dato che allo stato pende procedimento penale coperto dal segreto istruttorio)", ha tenuto ha precisare la religiosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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