Paolo Sorrentino si schiera con Chiara Ferragni: "Che vi ha fatto di male, perché attaccarla gratuitamente?

Il regista premio Oscar Paolo Sorrentino ha concesso un'intervista al magazine Vanity Fair, interloquendo dell'imminente uscita della sua serie televisiva The New Pope e tra gli altri argomenti trattati ha citato anche la web influencer più in auge, Chiara Ferragni e i giudizi attorno alla sua figura

Paolo Sorrentino si schiera con Chiara Ferragni: "Che vi ha fatto di male, perché attaccarla gratuitamente?

Il regista premio Oscae de La Grande Bellezza, Paolo Sorrentino, alla vigilia dell'esordio della serie televisiva da lui diretta The New Pope si è concesso in una prolissa intevista al magazine Vanity Fair. Il primo epsiodio di questa sua seconda serie verrà trasmesso dal 10 gennaio 202o, approdando sul canale satellitare Sky Atlantic HD. Nel corso dell'intervista il maestro del nuovo cinema italiano ha disquisito in merito alla presentazione della trama della nuova serie tv e sui temi correlati: dalla fede, alle debolezze umane, ai misteri insoluti. The New Pope racconterà le vicissitudini di uno dei capi storici della Chiesa cattolica, Papa Pio XIII - The Young Pope interpretato da Jude Law -, personaggio deceduto nel passaggio dalla prima alla seconda serie lasciando il posto vacante a favore di Papa Giovanni Paolo III - incarnato attorialmente da Jhon Malkovich -.

"The New Pope è un racconto di uomini che sbagliano [...]. Descrive le debolezze, le miserie e anche gli slanci aulici che gli uomini possono avere", ha raccontato il famoso regista ai microfoni di Vanity Fair. Paolo Sorrentino ha sviscerato diversi temi importanti inerenti il significato profondo della vita, il rapporto con il trascendentale e il rapportarsi della gente nella società contemporanea. Il regista italiano ha riscontrato una tendenza pronunciata ed endemica al giudizio meschino, alle critiche gratuite amorali tese a denigrare il prossimo sino ai pregiudizi osceni. In merito alla predisposizione degli uomini a giudicare il prossimo, Sorrentino ha le idee chiare e ha confessato apertamente: "C’è oggi un’inquietante corsa alla valutazione, alla certezza apodittica, al giudizio. Gli uomini che sbagliano, quelli di cui le parlavo prima, io voglio osservarli. Non giudicarli. Non amo i giudizi, le convinzioni granitiche. È la ragione per cui da anni ho smesso di guardare i talk show: pullulano di opinioni sempre molto decise e sicure e a me tutta quella sicumera mette a disagio. L’altro giorno io e mio figlio Carlo parlavamo dell’allontanamento di Ancelotti, l’allenatore del Napoli. Lui aveva una posizione precisa, io minimizzavo: “Vabbuò, stiamo a vedere che succede'".

La difesa di Chiara Ferragni e la condanna alle critiche spietate

Il regista premio Oscar si è detto contrariato dalla tracotanza che impera sia sui social network che nel mondo della televisione, contesti in cui domina il pressapochismo e la cattiveria spicciola. Il maestro del cinema nostrano ha rivelato di essere disgustato dai personaggi cosiddetti "opinionisti" che pullulano in tutti i talk show, lanciando invettive e giudizi arbitrari all'indirizzo della vttima di turno. Durante il confronto con suo figlio, ha raccontato che nella discussione è emerso il nome attualmente sulla bocca di tutti, quello di Chiara Ferragni, la fashion blogger più in auge in questo momento. E, inaspettatamente, Sorrentino si è schierato dalla parte della web influncer, o per meglio dire, contro le critche dure e i giudizi feroci che sovente la travolgono. "Mi appassionano. Mette tenerezza l’impegno di certe persone nel cercare di demolirti. C’è noia, aggressività inutile, fatica sprecata. Vedo che uno degli sport nazionali è attaccare gratuitamente Chiara Ferragni e mi chiedo: “Ma che ve ne importa? Ma perché? Che vi ha fatto di male?”. Ma se v’interessa così tanto occuparvi degli altri, allora fate volontariato", ha affermato con foga il regista.

Paolo Sorrentno, definendo lla sua personalita, la sua indole e il suo approccio nei confronti della vita e della relazioni con gli altri esseri umani, si classifica come un uomo che predilige l'indagine personale, aborrendo di riflesso le certezze e le critiche inutili. Non avere alcun pregiudizio sulle persone è prioritario, a parere del maestro, per comprendere l'altro in profondità e non soltanto superficialmente o esteriormente.

"C’è oggi un’inquietante corsa alla valutazione, alla certezza apodittica, al giudizio. Gli uomini che sbagliano […] io voglio osservarli. Non giudicarli. Non amo i giudizi, le convinzioni granitiche", ha puntualizzato con convinzione l'orgoglio del cinema italiano.

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