Pinketts e Solazzo danno parola e immagine ai nostri fantasmi

Lo scrittore di noir Andrea G. Pinketts e l'artista Alexia Solazzo propongono un bel viaggetto agli Inferi delle fobie più comuni

Pinketts e Solazzo danno parola e immagine ai nostri fantasmi

Tra vetrine allestite per Halloween e demoni alla It che occhieggiano dalle locandine dei cinema, la paura pare cosa liquida, impalpabile, quasi un banale ingrediente del nostro divertimento quotidiano. Ci siamo anestetizzati anche al terrore? No, se viene servito sotto forma di quadri allucinanti dai colori fluo e di racconti brevi che sanguinano l'orrore del vuoto contemporaneo. Lo scrittore di noir Andrea G. Pinketts e l'artista Alexia Solazzo propongono un bel viaggetto agli Inferi delle fobie più comuni: un assaggio è in mostra fino al 10 novembre a Le Trottoir alla Darsena di Milano. Face you phantoms è il tema di questo progetto multimediale che vede lo scrittore milanese il sigaro in mano, il cappello d'ordinanza, quello sguardo di chi ne ha viste tante: è stato cronista di nera, modello, pugile al fianco di Alexia Solazzo, 27 anni e un talento non comune per la pittura figurativa. Una via crucis delle paure contemporanee decora le pareti del celebre locale sui Navigli che da anni Pinketts ha eletto a rumoroso studio-atelier: da mesi lo scrittore e l'artista lavorano insieme, nutrendo la pittura di parole e le parole di colore. Il femminicidio, la cronofobia, ovvero il terrore per il tempo che passa, la bulimia sono alcuni degli orrori quotidiani dipinti da Solazzo che per ogni fobia ha designato una vittima femminile, evitando di scivolare sullo splatter persino quando mette su tela il vomito di chi ha orrore per il cibo.

Pinketts, che tutto ha visto e molto ha scritto, fa la sua parte e presenta racconti brevi, al solito fulminanti nella prosa: il sodalizio sarà un viaggio in dodici tappe, pronto a diventare un catalogo in prosa, con opere e testi, solo tra un anno e mezzo. La prima parte (sei tele, sei testi inediti non ancora conclusi) è fatta: la coppia riprenderà il progetto neanche a dirlo il 2 novembre, il Giorno dei Morti, come al solito verso sera, nei locali attigui a Le Trottoir, con il rumore del tram in sottofondo.

«La mia paura più grande? Gli editori scherza Pinketts , anzi direi che la fobia maggiore è provare disinteresse davanti alla pagina bianca, che come una vergine cristiana aspetta il

saraceno». Boccata di sigaro, si fa serio: accenna al terrore di perdere la madre anziana («non nutrice, ma matrice») e di non riuscire a essere più se stesso. Demone vigliacco, la paura: fa capolino quando meno te lo aspetti.

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