Antonio Ricci non ha abbassato la testa. Figurarsi: non sarebbe stato da lui. Al contrario, di fronte ai diktat del politicamente corretto ormai imperanti anche nel mondo dello spettacolo, l’ideatore di Striscia la Notizia ha deciso di esporsi e di andare controcorrente. "La libertà di prendere in giro è una libertà fondamentale", ha tuonato stamane il papà del Gabibbo, intervenendo nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova edizione del tg satirico di Canale5. Dopo le pretestuose polemiche che lo scorso anno avevano travolto i conduttori Gerry Scotti e Michelle Hunziker, accusati di razzismo per aver ironizzato sugli occhi a mandorla dei cinesi, Ricci è apparso più agguerrito che mai. Intenzionato a difendere il proprio diritto alla satira.
"Il politicamente corretto mi offende nel profondo e anzi, io vorrei esserne tutelato. Io appartengo a un movimento religioso che prevede la satira, quindi i paladini del politicamente corretto ci offendono, offendono il nostro dio. La satira, lo dice il termine stesso, è esagerazione. Quindi ci offendono se ci vogliono limitare nella nostra libertà. Così non rispettano le nostre divinità", ha dichiarato l’ideatore di Striscia, rispondendo ad una specifica domanda sull’argomento. Poi, rincarando la dose e facendosi più serio, Ricci si è scagliato contro Diet Prada, il seguitissimo account Instagram che aveva sollevato un polverone contro Striscia per l’imitazione (in realtà innocua) dei cinesi. "Su quella questione non abbiamo chiesto scusa e, anzi, vi annuncio che abbiamo denunciato Diet Prada per il casino che ci hanno fatto sugli occhietti dei cinesi: un giudice dovrà giudicare il loro comportamento strumentale, perché a loro interessa stroncare i brand italiani. Quella degli occhi a mandorla era una battuta bambinesca, ma hanno attaccato Michelle Hunziker perché è la moglie di Trussardi. Lo avevano fatto con Dolce e Gabbana…", ha contrattaccato il patron di Striscia, confidando che all’indomani delle polemiche avrebbe voluto – in tutta risposta – alzare persino il tiro della satira. "Avevo proposto a Gerry Scotti di fare una gag in cui fingevamo che si era mangiato un cane, ma lui non se l’è sentita. Gli sembrava troppo".
In ogni caso – ha concluso - "la nostra linea non può essere quella di abbassare la testa". Irremovibile. Parole che anche comico Alessandro Siani (dal 27 settembre, nuovo conduttore di Striscia assieme a Vanessa Incontrada) ha condiviso. "Io farò attenzione a non urtare la sensibilità del pubblico, ma non mi limiterò sulle battute", ha chiosato l’attore napoletano.
Nel fortino satirico di Striscia – ha fatto intuire l’ideatore della trasmissione – non si faranno sconti nemmeno stavolta.
E i primi ad essere colpiti saranno i politici: tra le imitazioni e le parodie in arrivo, quelle di Mario Draghi, Giuseppe Conte, Beppe Grillo e (novità) quelle dei ministri Cingolani e Lamorgese.
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