Scintille durante la puntata di oggi di Domenica Live. Tra gli ospiti di Barbara D'Urso c'erano infatti Filippo De Jorio, presidente dell'Associazione pensionati uniti e ex consigliere della Regione Lazio, e Mario Giordano, direttore del Tg4.
Tema del dibattito erano le pensioni: da una parte le minime percepite da due milioni e mezzo di italiani, dall'altra le pensioni d'oro che spettano a ben pochi connazionali. "Da 30 anni questo signore prende 7mila euro al mese", ha attaccato il giornalista parlando di De Jorio, "Dal primo agosto 1987 a oggi ha incassato due milioni di euro. Chi li ha messi? Li avete messi voi". "Non prendo 7mila euro, perché la pensione mi è stata ridotta del 30%", ha ribattuto l'altro prima di abbandonare il collegamento, "Non sono pronto a un processo giacobino, altrimenti me ne vado. Questo è un cretino, è un deficiente. Ho versato 360mila euro di contribuzione. Se io li ho versati, devo avere la rendita della mia contribuzione".
Poco prima l'ex consigliere regionale del Lazio aveva detto la sua sul tema pensioni: "Nel 2000 ho scritto l'inchiesta Tutta la verità sulle pensioni", ha spiegato, "Le pensioni italiane sono le peggiori in Europa. La situazione è ancora peggiorata con il passaggio all'euro. Come ha detto la Corte costituzionale, i vitalizi sono una rendita della contribuzione. Se noi abolissimo tutti i vitalizi, questo non porterebbe nulla al sistema Italia". "È brutto un Paese nel quale c'è un conflitto generazionale enorme", aveva quindi contestato Nunzia Di Girolamo (Forza Italia), "Io il vitalizio non lo prendo. Io e lei siamo dei fortunati, se ne faccia una ragione. La politica deve dare il buon esempio".
"I vitalizi per noi parlamentari in carica non esistono più", ha aggiunto Matteo Colaninno (Pd), "C'è un sistema contributivo: tanto versi e tanto ricevi. Gli italiani non accettano più che si prendano cifre così basse come 500 euro al mese."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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