"Mangiauomini?". Così la Lucarelli smonta il piagnisteo della Leotta

Selvaggia Lucarelli non le manda a dire a Diletta Leotta e senza mezzi termini ha contestato il post della cronista sportiva al centro del gossip

"Mangiauomini?". Così la Lucarelli smonta il piagnisteo della Leotta

Diletta Leotta non è una mangiauomini. Ci ha tenuto a dirlo con un lunghissimo post su Instagram in risposta ai tanti gossip al centro dei quali è stata messa negli ultimi giorni. Felicemente fidanzata con Can Yaman, così dicono le foto che condividono i due e quelle dei paparazzi, la cronista sportiva è stata di recente accostata anche a un altro uomo, Ryan Friedkin. Lei ha smentito ma il settimanale Oggi in copertina ha pubblicato la foto di un bacio tra i due dopo lo scoop di Dagospia di qualche giorno fa. Il post di Diletta Leotta, però, ha indispettito Selvaggia Lucarelli, che con un altro post sui social le ha risposto indirettamente.

"Se non ti piace il gioco non racconti nulla di te"

La firma de Il Fatto Quotidiano ha messo la sottintesa incoerenza di chi abitua il suo pubblico alla condivisione della sua privacy e poi si lamenta se questa diventa argomento di discussione pubblica. "Il giornalismo spazzatura si alimenta, come prima cosa, regalando molto della propria vita privata ai media. Nel momento in cui raccontiamo con chi usciamo, cosa facciamo, cosa mangiamo e pubblichiamo foto della nostra quotidianità, ecografie comprese, poi diventa difficile domare il mostro", ha sottolineato Selvaggia Lucarelli nella sua riflessione, che poi si sposta direttamente su Diletta Leotta.

"Mi sembra che Diletta Leotta, questo mostro, lo foraggi un bel po’, concedendosi alla stampa, ai social e al gossip. Poi certo non puoi aspettarti che il mostro si comporti come un animale domestico e si addormenti sul tuo grembo", prosegue la giornalista. Ma il modo per evitare che la propria vita privata vada in pasto a tutti esiste, ed è la stessa Lucarelli a suggerirla: "Se non ti piace il gioco fai come tanti: non racconti nulla di te, lavori e la foto col fidanzato o le foto mentre fai yoga te le tieni nell’album di famiglia". I personaggi famosi che vogliono riservatezza sanno come trovarla, sono tanti gli esempi.

Il post difensivo di Diletta Leotta non è piaciuto alla giornalista de Il Fatto, che su Facebook le ha fatto notare che "se ti attribuiscono mezzo fidanzato in più o uno in meno penso si possa sopravvivere. La pandemia dovrebbe averci insegnato la lista delle priorità". E, con la sua rinomata affilatezza, punge la giornalista sportiva: "Onestamente non mi sono mai preoccupata particolarmente del numero di fidanzati della Leotta e suppongo che anche il resto della popolazione italiana possa avere per la sua vita sentimentale al massimo qualche curiosità, ma di sicuro non preoccupazione". La curiosità nasce anche dai comportamenti, dalle paparazzate. A gennaio Diletta Leotta è stata spesso immortalata dai fotografi a Roma e lo striscione plateale con la proposta di matrimonio (mai confermato) non è passato inosservato.

Il "catcalling virtuale"

A Diletta Leotta proprio non è andato giù essere dipinta come una mangiatrice di uomini ma per Selvaggia Lucarelli quella "è la frase più vecchia e conservatrice che abbia mai sentito. Ma davvero una donna nel 2021 sente di dover difendere la propria moralità pubblicamente? Ma soprattutto, se anche una donna avesse voglia di cambiare uomini quanto le mutande, sarebbe una mangiauomini? (che poi è un’espressione edulcorata per non dire puttana)". Una preoccupazione che non sfiorerebbe Selvaggia Lucarelli, come lei stessa scrive: "Se avessi 20 anni e fossi Diletta Leotta probabilmente estrarrei dal bussolotto il fidanzato del giorno, e certo non mi occuperei di difendere la mia moralità. Al massimo, smentirei, certo non mi offenderei".

E poi c'è la stoccata finale da parte di Selvaggia Lucarelli, che ripesca uno degli argomenti sui quali ha scritto di più in relazione a Diletta Leotta e alla variegata tipologia di commenti, spesso ben oltre il trash, che si leggono sotto le sue fotografie: "Sarebbe più utile ed educativo che invocasse il rispetto di tutti quelli che le scrivono le peggiori schifezze sui social.

Evidentemente però la preoccupa di più un articolo scemo di gossip o l’idea che la nonna possa pensare che la si giudichi una mangiauomini, che questo abominevole catcalling virtuale che si legge sui suoi social. Priorità, appunto".

Colpita e affondata.

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