La città di New York torna a essere la metropoli che fa da sfondo a un’intensa e alquanto bizzarra storia di malavita e di criminalità. Una storia usuale che non ha nulla di originale ma, cosa succede nel momento in cui un ex profiler dall’oscuro passato si trova costretto a dover chiedere aiuto a suo padre, rinchiuso in un carcere psichiatrico? È così che prede forma il racconto di Prodigal Son, serie americana del 2019 che è andata in onda per due stagioni, fino al maggio del 2021, e che arriva in Italia dal 4 agosto e in seconda serata su Top Crime con gli episodi del secondo arco narrativo. Una serie tv perfetta per queste sere di estate e, soprattutto, è un’ottima occasione per recuperare un crime drama di buona fattura che – almeno in America – non è riuscito a sfondare in termini di ascolto.
Prodigal Son mette in scena un racconto semplice ma onesto, che unisce l’indagine poliziesca a una storia che scandaglia i segreti di una famiglia benestante. Il figliuol prodigo del titolo è un ex agente dell’FBI che si trova costretto a riallacciare i rapporti con il padre ora in carcere perché accusato di diversi omicidi. Creata da Chris Fedak, la serie è prodotta da Greg Berlanti. Magnate della tv a stelle e strisce ha trovato successo perché autore di Arrow e di tutto il multi-verso a lui collegato. Prodigal Son, anche se è stata cancellata brutalmente al termine della seconda stagione – nonostante una massiccia campagna sui social da parte dei fan –, è una serie che piace proprio perché non è un crime puro ma evidenzia anche i difficili rapporti tra genitori e figli.
Un profiler alla ricerca del suo stesso passato: la trama di Prodigal Son
Non è una vita facile quella di Malcolm Bright. È un uomo tutto d’un pezzo, è compito ed elegante, ha la battuta sempre pronta ed è molto perspicace. Di professione è un profiler con la capacità di leggere la mente dei criminali, ma nella vita privata è completo disastro, tormentato ancora dai fantasmi del suo passato. Di punto in bianco si trova senza lavoro e diventa un consulente per il New York Police Department, chiedendo un favore al suo vecchio mentore. Malcom, però, si trova a fare i conti con i suoi demoni nel momento in cui deve riallacciare i rapporti con il padre.
Martin era uno stimato chirurgo, un uomo famoso e con una famiglia unita che amava moltissimo. Ma, di notte, diventava un pericoloso serial killer. E ora sta scontando la sua pena al Manhattan Correctional Center. Malcolm si trova costretto a chiedere l’aiuto del padre nel momento in cui c’è un criminale in città che sta seguendo il suo stesso modus operandi. Di caso in caso, Malcolm affronta di petto tutto il rancore che prova per il genitore, costruendo di giorno in giorno il puzzle della sua infanzia, da cui esce fuori un ritratto fatto di segreti e torbidi misteri che interessano sua madre e persino la sorella più piccola.
Il difficile rapporto tra genitori e figli
È una serie che si lascia vedere senza troppe difficoltà quella di Prodigal Son. Racchiude in sé diverse anime che non collidono mai. Da una parte c’è il lato crime della storia, che mostra il lato lugubre di New York e la parte più tormentata dell’animo umano, con crimini efferati da cui è impossibile riuscire a sbrogliare il nodo alla matassa. Dall’altra parte c’è la vicenda di Malcolm, un uomo dai gravi problemi che cerca di aiutare se stesso mettendo a disposizione le sue qualità di psicologo in difesa dei più deboli. Ma punto centrale della serie è il rapporto tra genitori e figli. Prodigal Son, infatti, mostra quanto può essere difficile riuscire a perdonare le colpe dei padri, ma allo stesso tempo, delinea quanto l’affetto che lega un padre a un figlio superi l’odio, il rancore e la vendetta. Lo show non è solo la fotografia di una famiglia dilaniata e spezzata nel profondo, ma è anche il ritratto di un genitore che cerca di trovare il perdono da parte del figlio più grande, nonostante sia consapevole degli errori commessi.
Nel cast c’è un ex ammazza-zombie gay (e non solo)
Prodigal Son segna il ritorno tv, questa volta da protagonista, di Tom Payne. L’attore inglese dai profondi occhi celesti, è conosciuto ai più per essere stato il Jesus di The Walkig Dead tra il 2016 e il 2019. Il giovane qui ha interpretato il primo personaggio dichiaratamente omosessuale della serie, che, però, non ha fatto breccia nel cuore dei fan. Infatti, come è stato riportato in un’intervista dell’Hollywood Reporter, l’attore ha chiesto di uscire di scena da The Walking Dead proprio perché non si sentiva "a suo agio con il personaggio" e non ha apprezzato le scelte da parte degli sceneggiatori. Con Prodigal Son è tornato in tv ma ancora non ha trovato il successo che merita. Al suo fianco c’è Martin Sheen nel ruolo de Il Chirurgo, in una prova di attore dal grande carisma che, purtroppo, non è stata sfruttata a dovere. Nel cast c’è anche Bellamy Young. Conosciuta per il ruolo ricoperto in Scandal, qui è la madre altolocata di Malcom che cova segretamente un piano di vedetta verso l’ex marito.
Perché vedere Prodigal Son?
È una serie ruffiana che sa nascondere molto bene i suoi difetti. È un crime che nasce come un procedurale, nel senso che in ogni episodio c’è un’indagine che ha un inizio e una fine nell’arco di una sola puntata, ma inanella una storia che si intreccia per tutta la narrazione della stagione. Da vedere per perdersi in un racconto teso e coinvolgente che miscela il thriller psicologico al drama familare. Piace perché Prodigal Son è una serie che intrattiene senza mai osare più di tanto.
Catherine Zeta-Jones è la stella indiscussa della seconda stagione
C’è un’aggiunta eccellente nei nuovi episodi che arrivano su Top Crime. Prodigal Son ospita in modalità di guest star la mitica Catherine Zeta-Jones, moglie di Michael Douglas. L’attrice veste i panni di una tirocinante che ha il compito di studiare il comportamento del padre di Malcolm e in lui troverà un uomo dal grande fascino e intelligenza. "Non vedo l'ora di vedere questi due fantastici attori confrontarsi testa a testa in una stagione destinata ad alzare il livello fissato dall'eccezionale stagione passata", così aveva parlato ai microfoni di ComingSoon poco prima del lancio in America dei nuovi episodi, facendo riferimento al lavoro svolto con Tom Payne e Michael Sheen.
La cancellazione di Prodigal Son a causa del… Covid
La seconda stagione è anche l’ultima che è stata prodotta. Lo show che non ha mai brillato in fatto di ascolti è stato cancellato dalla Fox sul finire della seconda stagione, senza scrivere un finale risolutivo. Ma dietro la conclusione affrettata ci sarebbe ben altro.
Si è vociferato che a causa delle restrizioni da Covid e dei costi dei tamponi a cui cast e crew erano sottoposti tutti i giorni, la produzione si sarebbe trovata a gestire un buco nel budget tanto da non poter essere più sostenuto. Così la decisione di tagliare la i "rami secchi". Sui social è partita una campagna da parte dei fan ma, per il momento, nessun network è interessato a produrre nuovi episodi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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