Proietti contro Salvini: "Minacciato come Segre? Parole preoccupanti"

L'attore caustico sull'uscita del leader della Lega, che ha detto di sentirsi anch'egli minacciato come la senatrice a vita

Proietti contro Salvini: "Minacciato come Segre? Parole preoccupanti"

"Anche io, ogni giorno, ricevo minacce. Le minacce contro la Segre, contro Salvini, contro chiunque, sono gravissime". Così, nella giornata di ieri, parlava Matteo Salvini commentando il caso degli insulti e delle intimidazioni subite della senatrice a vita, e superstite dell'Olocausto, dopo l’istituzione di una Commissione per combattere l'antisemitismo e il razzismo. Alla testimone della Shoah, giusto nelle ultime ore, è stata ufficialmente assegnata la scorta, per colpa degli insulti antisemiti ricevuti. Ecco, l'uscita del leader della Lega non è passata inosservata e già ieri, sui social, è impazzata la polemica circa la frase dell'ex titolare del Viminale. Bene, il caso è stato commentato da un volto noto del grande e piccolo schermo italiano, qual è Gigi Proietti.

Già, perché l'attore e regista, intervistato dall'Adnkronos, ha commentato a suo modo la vicenda. E lo ha fatto tirando più di una frecciatina del capo politico del Carroccio.

Queste, dunque, le sue parole:"Matteo Salvini dice di essere minacciato? Come Liliana Segre? Ok, allora diamo la scorta anche a lui…così è contento!". Dunque il comico, circa la dichiarazione di Salvini, ha sentenziato in modo secco e lapidario: "Certe dichiarazioni sono preoccupanti…".

Ma non è tutto, perché l'artista romano 79enne ha affondato il colpo: "Forse ci siamo distratti. E lo dico perché è da tempo che in questo Paese ci sono segnali strani, direi inquietanti". E, ancora, ha aggiunto: "Spesso le dichiarazioni di persone che dovrebbero rappresentare il popolo sono preoccupanti. Io, per esempio, se parlo, parlo per me; mentre i politici parlano per i propri elettori e questa cosa è davvero molto preoccupante...".

In ultimo, Gigi Proietti ha voluto commentare l’astensione delle forze politiche di centrodestra nell'Aula del Senato in occasione della votazione sulla mozione avanzata da Liliana Segre e volte, per l'appunto, all’istituzione della Commissione contro l’odio: "Se uno non condanna drasticamente, senza se e senza ma, significa che c'è molta parte degli italiani che vuole questo ed è la cosa che mi angoscia di più.

Ci dovrà essere una presa di posizione da parte di un fronte più progressista e democratico per far capire che il paese non è solo questo, è anche diverso da quello di cui si parla continuamente. Di quell'altro Paese però non si parla mai…".

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