La regina Elisabetta non ha potuto prendere parte alla cerimonia in onore dei caduti della Prima Guerra Mondiale, al Cenotafio di Whitehall. Un non meglio precisato problema alla schiena avrebbe impedito a Sua Maestà di rispettare l’impegno. Il 14 novembre doveva segnare il suo ritorno in pubblico, dopo le settimane di riposo prescritte dai medici e il ricovero dello scorso 20 ottobre. Invece Sua Maestà dovrà aspettare ancora prima di tornare a svolgere i suoi doveri.
La Regina deve riposare
È Buckingham Palace a dare la brutta notizia, poi riportata da Sky News. La regina Elisabetta è “delusa”, spiega il comunicato, ma non può partecipare al Remembrance Sunday. Uno “stiramento alla schiena”, così lo definisce il Palazzo, ha costretto Sua Maestà a rimanere ancora a riposo. Pensare che la sovrana aveva la “ferma intenzione”, come aveva spiegato la nota ufficiale che annunciava la sua presenza, di esserci, per rassicurare i sudditi sulle sue condizioni di salute. Elisabetta II ha dovuto già saltare tutti gli impegni collegati al Remembrance Day, tra cui il Festival of Remembrance alla Royal Albert Hall di sabato 13 novembre 2021. La royal family ha provveduto a sostituire la Regina.
L’assenza della Regina, che abitualmente assiste alla cerimonia del Remembrance Sunday da uno dei balconi di Whitehall, pesa molto perché il mondo aspettava di rivederla dopo il ricovero dello scorso 20 ottobre e il successivo periodo di riposo prescritto dai medici. Inoltre quest’anno, contrariamente a quanto accaduto nel 2010 a causa della pandemia, hanno partecipato alle celebrazioni 10mila reduci e centinaia di soldati. Il principe Carlo, che ha depositato la corona di fiori al Cenotafio, ha assicurato che “la Regina sta bene” e, nonostante il forfait del Remembrance Day, moltissimi altri impegni l’attendono per il Giubileo di Platino del 2022.
Remembrance Sunday
Per Sua Maestà il Remembrance Day è un evento irrinunciabile. Non dimentichiamo, infatti, che la Regina ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale ed è Capo delle Forze Armate inglesi. La ricorrenza venne istituita da Giorgio V il 7 novembre 1919 per commemorare la fine della Prima Guerra Mondiale, ratificata con l’armistizio dell’11 novembre 1918. Col tempo Il Remembrance Day è diventato anche il giorno dedicato al ricordo dei caduti di tutte le guerre. Per tradizione gli appuntamenti più importanti della ricorrenza si svolgono la domenica successiva al Remembrance Day (quest’anno il 14 novembre). Ogni anno, però, nell’undicesima ora dell’undicesimo giorno di novembre (che è anche l’undicesimo mese) vengono osservati due minuti di silenzio per i morti causati dalle due guerre mondiali. Questa precisione non è casuale, ma ricorda il momento esatto della firma dell’armistizio.
Il simbolo del Remembrance Day è il papavero. Vediamo sempre, appuntato sul petto della regina Elisabetta e delle altre donne Windsor, una spilla con la forma di questo fiore. La tradizione legata al papavero nacque proprio durante la Prima Guerra Mondiale. Questo fiore, infatti, si riproduce lasciando cadere al suolo i semi. L’azione dei nitrati contenuti in genere negli esplosivi usati durante i combattimenti ne favorì la crescita, fungendo da “fertilizzante”.
Per questo motivo, tra il 1915 e il 1918 sui campi di battaglia crebbero papaveri a dismisura. Forse il prossimo anno, grazie all’eco del Giubileo di Platino, le celebrazioni per il Remembrance Sunday saranno ancora più imponenti e la regina Elisabetta sarà di nuovo al suo posto su balcone di Whitehall.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.