"Quando uno mette in scena lo spettacolo poi il problema è il pubblico perché voi rompete il ca***", così inizia il discorso di Riccardo Scamarcio contro gli ospiti presenti al Bif&st di Bari (il festival del film, ndr) per festeggiare il premio Vittorio Gassman.
Un discorso che mai nessuno si sarebbe immaginato, nemmeno il pubblico. Riccardo Scamarcio, infatti, ha inveito pesantemente contro i presenti, tanto che alcune persone hanno iniziato a protestare e altre gli hanno girato le spalle. "Voi volete interagire con lo spettacolo, applaudite... Ma che cazzo applaudite? Capisco che è una vostra esigenza partecipare. Ma dovete stare zitti. Sono provocazioni estreme per dire che lo spettacolo è uno spettacolo se vi sorprende. Tutti vogliono gratificare, fare per il pubblico, è tutto per il pubblico. Infatti mi sto facendo un culo così per voi", dice Riccardo Scamarcio.
L'attore - come mostra il video di Repubblica - continua il suo monologo e i toni si accendono quando il pubblico gli fa qualche osservazione. "Voi siete diventati i protagonisti nello spettacolo. C'è una forma di accondiscendeza di spettacolo - continua - tutto per il pubblico. Ma io dico: 'E no, ognuno ha il proprio mesteiere. Se no venite qui e fatelo voi sto cazzo di spettacolo'. Basta con ste cose di dare ragione al pubblico. Il pubblico ha torto a prescindere. La città è malata. Finalmente mi fischiate contro. Che se ne frega. Non venite a teatro. Anzi, ma che cazzo siete venuti a fare qua, per sentire cosa?!?".
E immediatamente partono fischi e urla da parte del pubblico. C'è chi gli grida cafone e chi prova a fargli qualche domanda. E proprio mentre Scamarcio dice al microfono che "stavo scherzando, stavo solo facendo un discorso in generale", gli viene posto un quesito che lo fa imbestialire. "Perché sei venuto qui a parlare di te e hai voluto strafare?", chiede una donna seduta tra il pubblico.
Ma ecco che scatta l'ira di Scamarcio. "Voglio strafare perché mi assumo la responsabilità di quello che dico. Lei non mi dà la linea di quello che devo dire. Io sono libero e dico quello che voglio, quando voglio e come cazzo voglio.
Io in questo Paese sono libero, in pochi dicono quello che pensano. Di questo si dovrebbe preoccupare".Così, dopo aver pronunciato queste parole urlando e alzandosi dalla sedia, l'attore corre incontro a quelle poche persone del pubblico che lo acclamano. E si congeda con un abbraccio.
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