Quest'anno per loro il lavoro è fin troppo facile. Con il doppio ribaltone grillino, le follie inspiegabili di Salvini e quelle ancora più arzigogolate di Renzi, per la combriccola di Striscia la notizia confezionare lo show è così «facile, facile da leccarsi le orecchie», come direbbe Ezio Greggio. Che sarà regolarmente al suo posto dietro il bancone del tg satirico insieme a Michelle Hunziker da lunedì su Canale 5. E a gongolare più di tutti è Antonio Ricci, il patron del programma arrivato alla 32sima edizione, che, nella tradizionale conferenza stampa di avvio stagione, non si scatena troppo, come al suo solito, nelle provocazioni contro il resto del mondo e della sua azienda Mediaset, perché quest'anno non c'è bisogno di accendere i riflettori. Sono già fin troppe le cartucce in canna da sparare in onda...
«Non vediamo l'ora di cominciare - dice Ricci -. Per anni si è detto che la satira fosse arrivata a saturazione. Ma ora, grazie a questi personaggi della politica, vive un grande momento di fermento. Immaginate quanti tapiri avremmo potuto consegnare quest'estate...». In effetti tra il Papeete di Salvini e «l'Aventino» di Renzi, il Gabibbo avrebbe dovuto girare con un tir... Il fatto è che è pure difficile superare gli originali. «Prendete Ballantini: per star dietro a Salvini, caricava la sua imitazione, Salvini caricava sempre di più e alla fine non si capiva chi imitava chi...». Tanto che, per inventarsene una nuova, Striscia inaugura un nuovo giochino, simile (ma non lo stesso) all'applicazione «Face to Face», in cui all'immagine vera dell'imitato si sovrappone la voce di un imitatore. Ballantini si dedicherà anche al premier Conte. «Noi abbiamo tifato come matti per il Conte bis - ironizza ancora Ricci - perché Dario lo fa talmente bene che era un peccato non averlo più al governo». Al solito, comunque, ci sarà un nuovo parterre di inviati, tra cui Philippe Daverio, che avrà il compito di portare la gente nei musei «a gratis», e i bambini sguinzagliati sui temi ambientali: non mancherà, ovviamente, una parodia di Greta, la paladina della salute del pianeta.
Con tutto questa carne al fuoco, non ci sarà neppure
bisogno di scatenarsi contro Sanremo come nelle edizioni passate. Anzi, per Ricci «Amadeus è un'ottima scelta: un gran lavoratore, un ragazzo positivo, che non se la tira come quel Baglioni, noioso, mieloso, appiccicoso».
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