Volente o nolente, la platea vuota di Sanremo è stata grande protagonista del festival di Sanremo. Per la prima volta da quando è iniziato il Festival, il pubblico non ha potuto fare il suo ingresso al teatro Ariston. Fin dalla prima puntata, Fiorello ha scherzato su questa particolarità del 71esimo festival di Sanremo, facendo anche satira su Nicola Zingaretti e sulle sue dimissioni dalla segretria del Partito democratico. "Una poltrona senza culi è come Nicola Zingaretti senza la d'Urso", ha detto lo showman siciliano durante la premiere. Su questa falsariga ha portato avanti diversi monologhi di questa edizione e anche durante la finale non si è potuto esimere di scherzare su questo aspetto, ipotizzando anche il futuro festival di Sanremo.
Durante la conferenza stampa tradizionale prima dell'ultima puntata di questa edizione del Festival, Amadeus ha annunciato che questa sarebbe stata la sua ultima esperienza a Sanremo e che non ci sarebbe stato un ter l'anno prossimo. Anche lo scorso anno il conduttore si era detto contrario al bis ma le circostanze l'avevano alla fine convinto ad accettare insieme al suo fido compagno di palco Fiorello. Proprio lo showman siciliano ha scherzato sulle dichiarazioni di Amadeus durante l'ultima puntata del Festival. L'anno prossimo non ci saranno loro in conduzione, ancora la Rai non ha deciso chi prenserà il posto di Amadeus e Fiorello ma lo showman ha già un augurio per i loro successori: "Auguro che questa platea sia piena di pubblico, che ovunque ci sia il pubblico, anche in mezzo all'orchestra, in galleria".
Un bellissimo augurio da parte di Fiorello, che insieme ad Amadeus per il momento, e speriamo per sempre, sono gli unici conduttori ad aver portato avanti un festival di Sanremo senza pubblico. Ma dietro tanto buon cuore da parte dello showman siciliano c'era pronta la stoccata al veleno tra il serio e il faceto: "Ma deve andare male, male male... Voglio vedere chi si prenderà questa patata bollente". Il festival di Sanremo numero 72 sarà probabilmente con il pubblico in sala ma l'edizione numero 71 resterà negli annali per le poltrone rosse vuote in sala. C'è stato spazio anche per una battuta sul ministro Dario Franceschini, che ha posto il veto al pubblico al teatro Ariston, al pari di tutti gli altri teatri italiani.
"Mi ha chiamato Franceschini e mi ha detto che sono 700 anni dalla morte di Dante e siccome noi divulghiamo, ecco che l'ho ricordato", ha detto Fiorello, che poi ha scherzato sulla durata della serata: "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, chè la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura. Il resto lo leggete voi perchè abbiamo 26 cantanti in gara".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.