Il 71esimo festival di Sanremo si è chiuso con la meritata vittoria della giovane band dei Maneskin ma con la fine della kermesse canora non si sono spente le polemiche, anzi. Ha iniziato il Codacons nella serata di ieri, quando Chiara Ferragni è scesa in campo per lanciare la volata al televoto di suo marito. Nulla di sbagliato ma a qualcuno l'endorsment della moglie di Fedez è sembrato sleale nei confronti degli altri partecipanti. Ma sono state vibranti anche le polemiche tra i cantanti, innescate da Willie Peyote che senza particolari remore o timori reverenziali ha attaccato due grandi della scena musicale: Francesco Renga ed Ermal Meta.
La polemica di Willie Peyote, in realtà, si sposta indietro di qualche giorno. Durante Sanremo, il cantante era solito commentare la serata in diretta su Twitch con due comici. Dopo la serata cover, il cantante ha duramente attaccato Ermal Meta, primo in classifica, in difesa dei Maneskin che nelle classifiche provvisorie non sono mai stati in vetta: "Io gli cedevo il primo di Ermal che non se lo merita per niente". Parole forti da parte di Willie Peyote, subito ripreso dai suoi compagni di diretta, che non hanno però potuto fare nulla per arginare il cantante: "In realtà lo dico anche se il mio backliner è lo stesso di Ermal ed è innamorato di Ermal, quindi non ho alcun motivo personale per avercela con lui. Però, stasera ti devo dire la verità: intanto stai cantando Caruso nel giorno del compleanno di Lucio Dalla ed è già una scelta veramente ruffiana. E poi lui canta molto bene, nessuno gli toglierà questa cosa, ma Annalisa in confronto è il vulcano dell’Etna in eruzione". Una critica piuttosto acida, alla quale Erman Meta si è sentito in dovere di replicare con l'eleganza che da sempre lo contraddistingue: "Caro Willie Peyote, voglio farti un dispetto e dirti quello che penso. Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica".
È andata anche peggio a Francesco Renga, per il quale Willie Peyote ha avuto parole ancora più dure: "Io credo che Renga, e mi dispiace dirlo, perché lui era uno dei rappresentanti della bella vocalità all’italiana. Ha cagato sul microfono stasera o lo penso solo io? A un certo punto, ti dico solo che sembrava Aiello".
Forte di una presunta superiorità, Willie Peyote ha stroncato i suoi colleghi ma in difesa di Renga è intervenuta Ambra Angionlini: "Gli altri fanno i paraculi o cagano sui microfoni, ma quello che esce dalla sua bocca è l’unica cosa che puzza".
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