"Dalla settima porta riappaiono i miei amori: la scienza e la storia"

Il giornalista torna su Rete4 con un programma basato su documentari della Bbc: "Il mio ideale"

"Dalla settima porta riappaiono i miei amori: la scienza e la storia"

Alessandro Cecchi Paone torna al suo primo amore. Da domani parte La settima Porta, in prima serata ogni mercoledì su Rete4. Al centro di ogni puntata, scienza, storia, cosmo, fenomeni naturali, raccontati da documentari della BBC, con ospiti, servizi, esperimenti e dibattiti in studio. L'impronta è quella de La macchina del tempo, il suo programma storico. Portare la scienza in tv per Cecchi Paone è una battaglia personale, un valore per il quale si scalda anche facilmente. Come dimenticare quando, in un'edizione del Telegatto, si scagliò contro chi aveva inserito il Grande Fratello nella categoria dei programmi culturali... Ora però, il Gfvip lo farebbe. Ha detto: «Sarebbe interessante vedere me e Sgarbi che dormiamo insieme, chissà chi scapperebbe prima dalla stanza».

La sua dimensione ideale in tv, qual è?

«Questa, fare scienza. In prima serata poi, che negli ultimi anni è dedicata sempre e solo all'intrattenimento. E possibilmente sulla generalista, visto che in Italia gode di ottima salute».

Lei viene dall'esperienza di anchorman al Tg4, finita presto.

«Sebastiano Lombardi, direttore di rete, mi propose un progetto in due stadi. Il mio compito era lavorare sul tg, bloccato sulla cronaca nera e la protesta di piazza. E poi riportare la grande divulgazione scientifica su Rete4. È arrivato il momento di mettere mano al secondo punto».

Qualcuno ha parlato di vedute diverse con Mario Giordano, direttore del Tg4.

«Non direi. Con lui mi sono trovato bene, anche se ha un taglio diverso dal mio, perché ama molto più la cronaca nera di me».

Lei ha nel cuore la famiglia Berlusconi, Silvio in particolare.

«Ci sentiamo, anzi, paradossalmente mi chiama lui. A luglio, quando ha visto il Tg4, ha detto che gli piaceva molto, voleva affidarmelo già vent'anni fa. Poi ha aggiunto però c'è qualcosa che non va. Io pensavo oddio, la linea politica. Gli occhiali hanno la montatura troppo spessa e tagliati i capelli più corti, che ringiovaniscono.

Ha fatto politica per anni, con lui.

«Berlusconi mi ha consentito di farla nell'unico modo che mi interessa, cioè occupandomi di diritti civili e delle minoranze. L'accordo era finché non arriva una legge sulle unioni civili, non mollo l'impegno politico. Credevo, nel 2004, che sarebbe stata una questione di due-tre anni, invece ce ne sono voluti dodici...»

Lei ha dichiarato che molti artisti in Italia sono gay, ma non fanno outing. Perché?

«È un fatto di sesso, gli uomini tendono a non raccontarsi. In Italia c'è paura del potere. Le donne sono diverse, da quando ho dichiarato la mia omosessualità molte colleghe mi hanno ricoperto di affetto».

Le è costato molto, quell'outing?

«In Rai sì, quando c'erano altri segretari di stato e altri dirigenti, mi è stato impossibile persino fare l'opinionista. Andavo però in onda tutti i giorni a Mediaset, grazie a Barbara d'Urso, Federica Panicucci. Ho sentito la vicinanza, in Rai, anche di Mara Venier e Eleonora Daniele».

E sentimentalmente, come va?

«Sono single, d'indole fedele, ma non per motivi etici, morali o religiosi. È una forma di tutela verso me stesso, l'altra persona e il nostro progetto. Mi sono battuto molto per le unioni civili, per la felicità degli altri. Ora però è tempo di pensare a me».

E cosa desidera?

«Due e tre anni fa avevo una bella storia con un giovane avvocato. Ho convissuto con lui a Tel Aviv e a un certo punto mi ha detto Potremmo sposarci a New York o unirci civilmente in Israele. In Italia cosa potremmo fare?. Purtroppo niente. Spero di trovare presto un altro compagno e fare un unione civile magari in Italia».

Lei è stato anche sposato. Attrazione per le donne ne prova più?

«Ho un bellissimo nuovo

tipo di amore con la mia ex moglie. Abbiamo un nuovo equilibrio, diverso. Resta la donna della mia vita. Ho conosciuto altre donne interessanti in questi anni, ma l'attrazione fisica si è stabilizzata in direzione maschile».

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